L'ANALISI
31 Agosto 2025 - 17:25
CREMA - «Aiuto, aiuto». Il richiamo – flebile, quasi inghiottito dalle mura di un palazzo – si leva di domenica mattina nel cuore di Crema. Una voce stanca, affaticata, che chiede soccorso. Una passante si ferma, incerta, tendendo l’orecchio. Non è un’illusione: da una finestra socchiusa arriva davvero una richiesta disperata.
Proprio in quell’istante, quasi per destino, una pattuglia della Polizia locale transita nelle vicinanze. La donna fa cenno agli agenti, indicando il punto da cui provengono le grida. In pochi secondi, i due operatori si dirigono verso l’edificio, un condominio del centro storico. Salite le scale, sentono di nuovo quell’«aiuto» ripetersi.
Non c’è tempo da perdere: individuato l’appartamento, allertano immediatamente i soccorsi. Arrivano i vigili del fuoco, con la squadra pronta ad aprirsi un varco. Dietro di loro, un’ambulanza del 118 della Croce Verde. La porta viene forzata in pochi istanti e dentro, sul pavimento, un anziano riverso a terra, il volto segnato da una ferita alla testa, incapace di muoversi. Accanto a lui, il telefonino che non è riuscito a raggiungere.
Gli operatori sanitari si chinano subito su di lui, verificando le condizioni. L’uomo è cosciente, ma stremato. La sua voce, fragile ma ostinata, è riuscita a varcare i muri, ad arrivare alla strada, a fermare chi poteva salvarlo. Dopo i primi soccorsi sul posto, l’anziano viene caricato in ambulanza e trasportato in ospedale. Le sue condizioni non destano particolare preoccupazione. Ma resta l’immagine di una domenica che poteva trasformarsi in tragedia e che, invece, si è chiusa con il lieto fine.
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