L'ANALISI
31 Agosto 2025 - 15:16
CREMA - Dopo le scintille, nel locale è esplosa la violenza: l’uno contro l’altro, si sono affrontati in mezzo alla gente. E proprio secondo qualcuno che ha assistito alla scena, uno dei due contendenti avrebbe avuto addosso una pistola. La verifica spetta ora al Commissariato di Crema che, da quella notte, ha messo in moto la macchina delle indagini.
È successo tutto venerdì poco prima di mezzanotte, nella zona di piazzale Rimembranze. Un locale affollato, la musica che copre le parole, e all’improvviso la tensione che si taglia con il coltello. Un diverbio, dapprima verbale, è degenerato in un attimo: il protagonista, un 27enne residente nel Cremasco, avrebbe mostrato qualcosa che agli occhi di molti è parsa un’arma. Dall’altra parte, un ragazzo di 25 anni, anche lui del posto. La rissa non è passata inosservata.
Qualcuno ha chiamato i soccorsi e la scena si è riempita di sirene. Gli operatori del 118 della Croce Verde di Crema hanno preso in carico il 25enne, che aveva sulla pelle contusioni ed escoriazioni. Nulla di grave, solo segni superficiali, ma abbastanza per portarlo al pronto soccorso. Sul posto anche gli uomini del Commissariato, della Polizia locale e dell’Aliquota Radiomobile dei carabinieri che hanno raccolto le prime testimonianze, cercando di ricostruire una vicenda già di per sé ingarbugliata.
Chi ha visto davvero un’arma? Era una pistola vera o un bluff per incutere paura? Domande rimaste sospese fino alle prime luci dell’alba. Perché la notte stessa, a poche ore dall’episodio, gli agenti della Polizia di Stato e della Polizia locale hanno bussato alla porta del sospettato. Perquisizione a tappeto: la sua abitazione passata al setaccio, così come l’auto che il giovane aveva in uso.
L’operazione si è protratta fino alle quattro del mattino, con la speranza di trovare la presunta rivoltella o qualsiasi indizio utile a chiarire i contorni dell’aggressione. Ma il risultato è stato un nulla di fatto: nessuna arma, nessun materiale illecito. L’indagine, però, resta aperta. Gli agenti non archiviano: le versioni raccolte parlano con insistenza di quella pistola e gli inquirenti vogliono capire se davvero fosse nelle mani del 27enne.
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