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Bergamaschi: «Mi ricandido, guardo al futuro immaginando nuovi scenari»

Il sindaco pronto per il secondo mandato: «Ho ancora più forte la voglia di migliorare la nostra città». Le sfide chiave: ponte di via Cadorna, ex Stalloni ed ex università. I cremaschi alle urne nel 2027

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

30 Agosto 2025 - 16:48

Elezioni comunali: i renziani al fianco di Bergamaschi

Il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi

CREMA - Il sindaco Fabio Bergamaschi si ricandida per un secondo mandato. «Ho ancora più forte la voglia di migliorare la nostra città, e non mi accontento, nemmeno quando raggiungo i risultati più importanti. Guardo al futuro, immaginando sempre nuovi scenari di trasformazione e sviluppo e avverto la stima dei colleghi amministratori, spesso oltre le appartenenze, ma soprattutto di tanti cittadini. Di fronte a tutto questo, non c’è fatica o sacrificio che tenga, ma solo un’opzione possibile: continuare a servire la comunità con tutta la passione».

I cremaschi torneranno alle urne primavera 2027 e Bergamaschi ha voluto mettere un punto fermo l’altra sera nell’incontro che ha dettato l’agenda dell’amministrazione per i prossimi 18 mesi: ‘Crema città territorio che cresce’, questo il tema affrontato nello spazio dibattiti della festa cremasca de l’unità di Ombrianello. Al suo fianco la vicesindaca e assessora all’Urbanistica Cinzia Fontana, gli assessori ai Lavori pubblici e Viabilità Giorgio Pagliari e all’Ambiente, Mobilità e Commercio Franco Bordo.

Moderatrice la giornalista Sabrina Grilli. Difficile che dallo schieramento di centrosinistra e civico, che lo ha sostenuto nel 2022, emergano antagonisti e dunque si rispolverino le primarie di renziana memoria. In caso di conferma, Bergamaschi arriverebbe a 20 anni consecutivi di presenza in Comune. I suoi inizi risalgono al 2012, nel primo mandato di Stefania Bonaldi, quando era ancora un under 30. Per lui ci fu subito un ruolo importante, quello di assessore ai Lavori pubblici in una fase storica di grandi ristrettezze economiche per gli enti locali, frutto della crisi del 2008 e poi del 2011, con i tagli del governo e la spending review.

Dieci anni al fianco dell’ex sindaca, prima di prendere le redini in prima persona. La serata di venerdì è stata anche l’occasione per una serie di novità. Il primo milione e 900mila euro per riqualificare gli Stalloni è in cassa: la Fondazione Cariplo ha valutato positivamente il progetto ‘Casa Stalloni’ garantendo il finanziamento. Il resto, 1,1 milioni, arriverà dal Comune, tramite una prossima variazione di Bilancio e i proventi del piano delle alienazioni. Nel frattempo, l’amministrazione va a caccia dei cinque milioni necessari per riqualificare il ponte di via Cadorna.

Il progetto è stato candidato ad un bando del ministero dell’Interno, come ha annunciato Pagliari. «Abbiamo il dovere di provarci, significherebbe non dover aprire più un mutuo ventennale a carico del Comune» ha sottolineato. Se ne saprà di più nei prossimi mesi.

«Fondazione Cariplo ci ha garantito il suo contributo – ha precisato Fontana, mentre la procedura di permuta con la Regione, che farà degli Stalloni una proprietà comunale (in cambio l’ente di piazza Duomo cede l’ex tribunale) si chiuderà entro fine anno, coinvolgendo anche la sovrintendenza. Poi, entro il 30 ottobre scatterà la fase due per arrivare al progetto esecutivo su riqualificazione degli spazi. Nel Pgt dovremo dare indicazioni sul futuro della restante parte degli Stalloni, uno studio sulla visione per programmare i prossimi anni, che dovrà avere una flessibilità. La riqualificazione di tutto il complesso non si concluderà certo con questa amministrazione e probabilmente nemmeno con il quinquennio successivo, si tratta di un processo lungo. Vogliamo progettare uno spazio urbano aperto, vissuto e attraversato, sempre tenendo come riferimento la funzionalità sociale, e sperimentando eventualmente usi temporanei».

In concreto, grazie ai tre milioni di euro complessivi di investimenti, gli Stalloni sono destinati a essere trasformati in una cittadella dei servizi per le persone fragili, mantenendo la tradizionale vocazione del centro di riabilitazione equestre e coinvolgendo come partner tutte le maggiori realtà cremasche che si occupano di sociale: diocesi, Caritas, Fondazione Benefattori Cremaschi, Fondazione Alba Anffas Onlus, Ats Impronte Sociali e Comunità Sociale Cremasca. Inoltre, la Libera Artigiani e gli altri portatori di interesse del comparto stanno elaborando un progetto da presentare in Regione, per fare degli Stalloni la casa delle botteghe artigiane, in chiave di riscoperta degli antichi mestieri e di spazi per l’innovazione tecnologica.

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