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VERDE PUBBLICO A CREMA: L’ALLARME

«Decespugliatori killer», a rischio decine di alberi

Nicardi: «Piante danneggiate alla base e alle radici». Bordo: «Sofferenze importanti solo in rari casi»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

29 Agosto 2025 - 05:20

«Decespugliatori killer», a rischio decine di alberi

CREMA - «Avanti così e la sorte di decine di alberi sarà segnata per sempre». Paolo Nicardi lancia l’allarme.

L’ex consigliere della maggioranza, da un anno nel gruppo autonomo, denuncia: «Diversi alberi in città risultano danneggiati alla base e alle radici a causa dell’uso improprio dei decespugliatori, con conseguenze che ne compromettono la crescita e, in alcuni casi, ne determinano la morte. Non si tratta di episodi marginali, sono numerosi».

Sotto accusa dunque il lavoro dei manutentori del verde. «Una gestione che continua a presentare criticità significative – prosegue Nicardi —: nonostante siano trascorsi più di tre anni dall’inizio del mandato, sembra di essere al primo giorno di scuola, soprattutto nelle zone periferiche, dove la manutenzione risulta spesso discontinua e insufficiente. Come ricordava Sergio Endrigo: “Lontano dagli occhi, lontano dal cuore”».

Nicardi ha monitorato diverse aree verdi, documentando la situazione: «Il parco di via Desti, quello della Vita, i giardini di Porta Serio, gli alberi a bordo strada in via Diaz, quelli lungo il viale di Santa Maria e via Crispi, l’area intorno all’ex scuola di Cl, solo per citare alcune zone. Chiunque può rendersene conto, basta camminare per la città e guardare la base delle piante: il Parco di via Desti, il Parco della Vita, i Giardini di Porta Serio, via Diaz (alberi a bordo strada), il Viale di Santa Maria e via Crispi e l'area intorno all’ex scuola di Cl solo per citare alcune zone. Chiunque può rendersene conto, basta camminare per la città e guardare la base delle piante»

Il consigliere chiede immediati provvedimenti, per evitare il peggio. «È indispensabile che l’amministrazione adotti rapidamente soluzioni pratiche, come l’utilizzo di coperture protettive per i decespugliatori, in grado di preservare gli alberi e ridurre i costi futuri. La politica deve tutelare il nostro patrimonio arboreo».

Di fronte a questi errori, Nicardi non nasconde una certa frustrazione: «Per un consigliere comunale è davvero scoraggiante dover insistere su questioni che dovrebbero rappresentare il minimo sindacale, il pacchetto base per una città, mentre invece si potrebbe discutere di progetti più ambiziosi e di ampio respiro. Tre anni di giunta e ancora discutiamo di erba tagliata male e alberi rovinati: a questo ritmo, rischiamo di festeggiare la fine del mandato di questa amministrazione con il prato ancora da sistemare».

L’assessore all’Ambiente Franco Bordo garantisce il costante monitoraggio degli alberi in questione e ricorda che negli ultimi mesi si è operato proprio per migliorare la qualità degli interventi. «Abbiamo due ditte nuove da inizio giugno, alle quali abbiamo affidato gli incarichi di manutenzione del verde, compresi gli sfalci. Da parte degli uffici comunali competenti c’è un continuo controllo. La presenza di alberi che hanno scarificature alla base è da imputare a interventi del passato, che ne hanno intaccato la corteccia. Situazioni che già conoscevamo, anche per questa ragione abbiamo cambiato operatori. Per fortuna solo in rarissimi casi questi interventi hanno portato a sofferenze importanti alla pianta. Ricordo un paio di episodi su giovani essenze, da poco piantumate, e forse in un caso, in quanto non si può avere l’assoluta certezza, un esemplare non è poi sopravvissuto».

Da non dimenticare che quest’estate, per 'dissetare' i giovani alberi e le altre essenze, piantumate in parchi, giardini pubblici e aiuole della città, il Comune ha investito la cifra record di 62mila euro. Il servizio era stato affidato a maggio a un’impresa specializzata. Il contratto scadrà a fine dicembre con la possibilità che venga rinnovato anche nel 2026. In realtà si tratta di cinque mesi di impegno, con gli interventi che si concentrano nell’estate e con la possibilità di proseguire sino a ottobre, nel caso di un prolungamento del caldo. Sino a pochi anni fa, i costi per le irrigazioni di sostegno ammontavano a poche migliaia di euro. Incide sull’incremento dell’impegno economico anche il fatto che, negli ultimi anni, già dopo il Covid, l’amministrazione abbia puntato decisamente sulle piantumazioni per arricchire il patrimonio arboreo cittadino: solo al parco della Pierina, recentemente riqualificato, sono state messe a dimora, l’anno scorso, ben 360 tra piante e arbusti. Di conseguenza c’è maggiore necessità di interventi mirati, per evitare una moria diffusa di alberelli.

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