L'ANALISI
19 Agosto 2025 - 15:29
CREMA - La basilica di Santa Maria della Croce ha un sito web tutto suo. La novità è stata realizzata con l’obiettivo di promuovere e valorizzare questo importante patrimonio culturale e artistico, oltre che spirituale, della città e del territorio. Il sito è raggiungibile dal link: https://www.basilicasantamariadellacrocecrema.it.
Nella home page sono riportati gli appuntamenti. C’è poi una sezione dedicata alla storia dell’edificio religioso.
Storia che parte dall’omicidio di Caterina degli Uberti da parte del bergamasco Bartolomeo Peterbelli, motivato dal fatto che non era stato rispettato l’impegno di pagare allo sposo la dote di Caterina entro due anni. Caterina fu ferita 14 volte con la spada e le venne troncata una mano. Invocò la Madonna, che le apparve e la aiutò a sollevarsi mentre le emorragie delle ferite si bloccarono immediatamente. Ricevuti i santi sacramenti, come lei stessa aveva chiesto, Caterina perdonò il marito prima di morire serenamente per la ripresa improvvisa dell’emorragia. La salma di Caterina fu sepolta nella chiesa di San Benedetto. Secondo i documenti storici, sul luogo del delitto fu posta una piccola croce in legno. In quello stesso posto, si verificarono una quarantina di guarigioni miracolose.
Era il 1490. La costruzione della basilica iniziò proprio in quell’anno e fu terminata nel 1500, su progetto dell'architetto lodigiano Giovanni Battaggio, discepolo e collaboratore del Bramante. Nel 1493, per sopravvenuti disaccordi con i committenti, abbandonò la costruzione, che doveva già essere arrivata in corrispondenza delle bifore illuminanti l'interno. A lui subentrò l'ingegnere cremasco Giovanni Antonio Montanaro, che completò l'opera.
La basilica è una costruzione dalla pianta a croce greca: un corpo centrale, alto circa 35 metri, circolare all'esterno e ottagonale all'interno, al quale si uniscono quattro corpi minori alti circa 15 metri. Tutto l’edificio è in mattone a vista.
Il sito riporta, oltre alla storia e all’architettura, anche notizie sulle opere contenute all’interno, un tour virtuale, unitamente a immagini della visita di papa Giovanni Paolo II (il 20 giugno 1992), la bolla pontificia datata 18 aprile 1958 con la quale papa Pio XII concedeva al santuario il titolo e la dignità di basilica minore, e una pagina dedicata ai missionari dello Spirito Santo, dei quali fa parte padre Arnold Mukoso, attuale rettore della basilica. Non manca una guida turistica in inglese.
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