L'ANALISI
10 Agosto 2025 - 05:05
Una trappola e di fianco un topo
CREMA - Dalle nutrie ai ratti. L’emergenza continua e questa volta riguarda il centro storico. Non più le periferie o la campagna, ma addirittura il salotto buono della città. Stando a quanto affermano alcuni residenti, siamo di fronte a un’invasione, senza precedenti. Il Comune ne è pienamente consapevole e ha lanciato una campagna massiccia, nella quale sono state raddoppiate le postazioni con esche avvelenate. Le azioni di contrasto, dunque, non mancano; ma questi roditori hanno invaso la città come i turisti. Nel Medioevo i ratti portavano la peste. Oggi non più, ma incrociarne uno o trovarselo sotto casa non è mai un bell’incontro.
«Nel mio cortile di via Cavour — afferma Francesca Tosetti — sono state divorate 29 esche in due settimane. Dalla finestra vediamo circolare esemplari di notevoli dimensioni. Una volta ho pensato che si trattasse di una nutria. Si infilano nei bidoni dell’immondizia in cerca di cibo».
La cremasca ha segnalato il problema agli uffici comunali attraverso una mail, che dice questo: «Si segnala la presenza di numerosi ratti in via Cavour. Gli animali sono stati visti aggirarsi nella via in ore diurne e continuano a entrare nel nostro cortile condominiale infestandolo. Abbiamo provveduto ad avvisare il nostro amministratore, che si è prontamente attivato per contattare ditte specializzate nella derattizzazione. Nel giro di due settimane sono sparite 29 esche dalle trappole che sono state approntate nel cortile. Si chiede pertanto al Comune di intervenire».
La richiesta è stata presa in carico. Girando per la città non è difficile imbattersi in una di queste trappole contenenti le esche avvelenate. Sono fatte il modo che altri animali non possano mangiarle e quindi non comportano rischi. Ce ne sono in via Delle Grazie, ad esempio, ma anche in piazza Duomo, all’angolo con via Racchetti. Lo scorso 28 maggio, il Comune ha avviato il piano di disinfestazione e derattizzazione per la stagione estiva, che prosegue secondo un calendario stabilito. Contestualmente, l’amministrazione comunale ha rinnovato l’appello alla collaborazione attiva della cittadinanza nel rispetto delle buone pratiche di prevenzione, in particolare evitando l’abbandono di rifiuti alimentari.
«Il fenomeno dell’aumento della presenza di ratti esiste — conferma l’assessore all’Ambiente Franco Bordo —: riguarda tutto il Nord Italia, come riscontato dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e dalla Regione Lombardia. C’è un incremento della popolazione di ratti. Per contrastarlo abbiamo fatto mettere 50 trappole-esca in più degli altri anni (100 in tutto, ndr)». Bordo prova a spiegare cosa ha favorito questa proliferazione e l’invasione in centro città: «L’abbandono di rifiuti è la prima causa. I ratti vanno dove trovano cibo. Per questo motivo, subito dopo Ferragosto il sindaco emetterà un’ordinanza che vieta la somministrazione di cibo agli animali. C’è gente che sparge pane e granaglie e questo attira ratti e piccioni in abbondanza». Dopo le nutrie, si apre dunque un altro fronte. «L’impegno che stiamo mettendo – assicura l’assessore – è massimo; abbiamo dato ulteriori indicazioni alla ditta specializzata di incrementare ancora le esche, utilizzando quelle più innovative e efficaci. In piazza Duomo stiamo già vedendo i primi risultati positivi».
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