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CREMA: IL FUTURO DELLA SANITÀ

I cantieri da 54 milioni per la salute sotto casa

Dalle ristrutturazioni, all’adeguamento degli impianti: ecco i tre anni di investimenti

Cristiano Mariani

Email:

cmariani@laprovinciacr.it

09 Agosto 2025 - 05:05

Crema, all'ospedale mancano 39 medici e 29 infermieri

L'ospedale di Crema e il direttore dell'Asst Alessandro Cominelli

CREMA - Oltre cinquanta milioni d’investimento in tre anni. E non solo per adeguare alle nuove esigenze le strutture che fanno capo All’azienda sociosanitaria: dal Maggiore, al Santa Marta di Rivota, passando per i vari distaccamenti. Facendo inoltre ‘sbocciare’ le potenzialità delle Case di comunità. Ma regalando pure alla città il nuovo Centro per la riabilitazione psichica. Definiti progetti e coperture finanziarie, al quartier generale di largo Dossena è stato tolto il velo dal piano dei lavori 2025-2027, la fetta più consistente dei quali riguarderà la «riqualificazione impiantistica», per dirla come i tecnici.

Abbinata all’adeguamento antincendio e antisismico. Senza prescindere, comunque, dal potenziamento dei dispositivi per i gas medicali e non solo. Il tutto, avendo come faro le disposizioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza, in tema di riordino della rete ospedaliera.

«Gli interventi — commenta il direttore generale dell’Asst Alessandro Cominelli — rappresentano un passo concreto verso un’idea di sanità più vicina al cittadino. Abbiamo scelto, in modo consapevole, d’investire prioritariamente nella ristrutturazione e riqualificazione degli edifici, assicurandoci che ogni lavoro risponda ai più elevati standard di sicurezza edilizia e possa migliorare le strutture in fatto di qualità dell’accoglienza, efficienza e funzionalità. Siamo convinti che la nostra azienda — l’ulteriore passaggio — debba evolvere verso standard più alti, senza perdere in continuità e identità. L’ospedale Maggiore e il presidio di Rivolta rappresentano realtà storiche, punti di riferimento per il territorio e quindi abbiamo scelto di rinnovarli e valorizzarli».

IMPIANTI

Poco meno di 18 milioni di euro, degli stanziamenti garantiti dalla Regione, saranno destinati all’adeguamento dei principali impianti tecnologici del Maggiore. Nel dettaglio, l’aggiornamento della centrale frigorifera e della climatizzazione, l’installazione di un sistema innovativo di telecontrollo, ma anche la modifica delle strutture di produzione vapore e il rifacimento del sistema di raffrescamento del data center aziendale. Opere, queste ultime, che verranno avviate il prossimo anno. E nel medesimo periodo sarà ultimato il potenziamento degli impianti di circolazione dell’aria e dei gas medicali, in corso alla palazzina medica, dove si trovano la Neurologia, la Dialisi e l’Oncologia. Pure il Santa Marta di Rivolta d’Adda — come detto — vivrà appieno la stagione dei cantieri. Sono infatti in programma radicali interventi di riqualificazione. Sono stati del resto destinati quattro milioni di euro al miglioramento degli impianti tecnologici e della rete di distribuzione dei gas medicali. Opere, che arriveranno a compimento nel corso del 2026.

SICUREZZA

Per quanto riguarda i lavori in tema di sicurezza, è previsto un investimento che sfiora i dieci milioni, per adeguamenti antincendio e antisismico al Maggiore. Tra gli altri, la palazzina della Medicina verrà dotata di un ulteriore monta-lettighe. Interventi anche alla ‘piastra’ di urgenze, agli ambulatori esterni e al presidio di via Teresine, che verrà integralmente ristrutturato. Tanto che, una volta concluso il restyling, gli spazi potranno accogliere, oltre al Servizio per le dipendenze, le attività della Neuropsichiatria infantile, attualmente ‘spalmate’ nelle sedi distaccate delle vie Sinigaglia e Meneghezzi.


RIORDINO


Sempre in largo Dossena, sono stati concordati interventi in chiave di riordino e rafforzamento della rete ospedaliera, così da poter rispondere al meglio a eventuali emergenze epidemiologiche. Verranno infatti ricavati ulteriori posti letto per la terapia semintensiva, convertibili — spiegano dal quartier generale dell’Asst — in terapia intensiva, in caso di emergenza, nei reparti di pneumologia e di medicina di emergenza-urgenza. Ma non solo. È infatti in programma la differenziazione dei percorsi del Pronto soccorso, da declinare attraverso una revisione e redistribuzione degli spazi di accoglienza.

Gli incarichi di progettazione, al riguardo, sono già stati assegnati e gli studi esecutivi sono attesi per settembre. Complessivamente, i fondi destinati superano i cinque milioni di euro e finanzieranno anche l’ammodernamento (in parte già condotto) delle attrezzature cliniche utilizzate per le cure intensive.

ATTUAZIONE DEL PNRR

Nell’ambito di quanto stabilito dal Piano operativo regionale, ossia la declinazione lombarda del Pnrr, all’Asst sono stati destinati sette milioni e mezzo per realizzare e mettere in funzione la Casa e l’Ospedale di comunità di Rivolta d’Adda. Oltre, ovviamente, alla Casa di comunità di via Gramsci, ormai completata, così come la Centrale operativa territoriale, da tempo in attività. Entro l’anno è attesa inoltre la fine dei lavori dell’Ospedale di comunità di Rivolta e a seguire verrà messa in funzione pure la Casa di comunità del paese. Tutti interventi, che si inquadrano nel disegno della sanità di prossimità, con i propri capisaldi nella «continuità» fra i diversi passaggi di cura.


ADEGUAMENTO

Gli interventi di adeguamento strutturale e funzionale assorbiranno oltre cinque milioni complessivi. E contemplano lavori che andranno dall’eliminazione delle barriere architettoniche, alla ristrutturazione dell’area della Riabilitazione delle dipendenze, sempre a Rivolta d’Adda.

LA VALUTAZIONE

«Gli interventi in corso — tira le somme lo stesso Cominelli — rappresentano veri e propri investimenti nella qualità della cura e garantiscono un miglioramento nell’accessibilità dei servizi. Se i fondi del Pnrr permetteranno di rafforzare la rete territoriale e avvicinare i servizi alle persone, la dotazione finalizzata alla rimodulazione degli spazi, più funzionali, inclusivi e rispettosi, ci consentirà di rafforzare l’offerta della cura. Nei prossimi mesi — la sottolineatura del manager — lavoreremo per dare attuazione ai finanziamenti ricevuti e continueremo a sviluppare nuove progettualità, con l’obiettivo di assicurare una miglior attrattività dell’azienda».

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