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CREMA. IL CASO

Trovato l’erede dei buoni postali nascosti nella credenza

Fa centro l’appello del cremasco Benzoni: aveva trovato i documenti nascosti in un mobile acquistato online. Tesoro da 181mila euro

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

08 Agosto 2025 - 05:20

Trovato l’erede dei buoni nascosti nella credenza: tesoro da 180mila euro

CREMA - Sono bastate ventiquattro ore di tempo per vedere spuntare l’erede. Ieri, nella caserma dei carabinieri di Lodi si è presentato uno dei due successori di Carlo e Francesca De Martino. I due fratelli, uno classe 1907 e l’altra 1911, ormai scomparsi, avevano designato come beneficiari di 18 buoni postali fruttiferi emessi più di trent’anni fa due loro nipoti, uno nato a Belgioioso, in provincia di Pavia, e l’altro a Sondrio. I buoni erano stati acquistati tra il 1992 e il 1994. All’epoca valevano, in totale, 18 milioni e 200mila lire. Oggi, il calcolo degli interessi e la conversione nella nuova moneta hanno fatto lievitare la cifra a 181mila euro.

I documenti di risparmio erano spuntati casualmente da un vecchio mobile acquistato su un sito internet specializzato da Mauro Benzoni, 45enne residente in città. L’uomo, appassionato di mobili antichi, aveva visto on line la vecchia credenza e se l’era accaparrata, salvo poi lasciarla depositata per un anno in una cascina di sua proprietà, in attesa di sistemarla.

Nei giorni scorsi, Benzoni ha deciso di occuparsene e di iniziare a restaurarla. Durante le operazioni di ripulitura, ecco spuntare un doppio fondo di un cassetto, nel quale erano nascosti i 18 buoni postali.

Fatta la scoperta, il cremasco si era rivolto ai carabinieri di Lodi e si era attivato per trovare gli eredi dei legittimi proprietari, appoggiandosi all’associazione Giustitalia, che ha sedi in diverse località della penisola e che si occupa appunto di queste ricerche. Quindi, Benzoni, consapevole che i legittimi proprietari non erano più in vita, aveva accettato di pubblicizzare la cosa sulla stampa, per favorire la buona riuscita dell’operazione.

A dare la notizia che l’obiettivo è stato centrato è stato ieri l’avvocato di Giustitalia Francesco Di Giovanni del Foro di Roma: «I carabinieri ci hanno informato che uno dei due eredi è venuto a conoscenza della vicenda dal vostro sito web e ieri si è presentato in caserma per reclamare l’eredità. Adesso verranno eseguite le necessarie verifiche, ma l’appello ha subito sortito i suoi effetti».

Felice del ritrovamento anche lo stesso Benzoni, che si era augurato che l’eredità andasse a persone che ne hanno effettivamente bisogno. Il timore era che questi soldi potessero andare perduti. Di fatto, si tratta di buoni postali trentennali ordinari, con dieci anni di prescrizione. Ciò significa che sono convertibili in denaro fino al 2032.

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