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LA SCOPERTA

Compra una vecchia credenza online e trova buoni postali da 181mila euro: ora cerca gli eredi

Un doppio fondo nel mobile acquistato da Mauro Benzoni nascondeva titoli emessi oltre trent’anni fa. I buoni appartenevano a due fratelli nati nel primo Novecento. L’appello ai possibili discendenti. Indagini affidate anche ai carabinieri e a un avvocato specializzato

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

06 Agosto 2025 - 16:25

Compra una vecchia credenza online e trova buoni postali da 181mila euro: ora cerca gli eredi

Il mobile dov'è stato trovato il buono postale fruttifero

CREMA - Dal vecchio mobile acquistato su internet spuntano buoni postali emessi più di trent’anni fa, che attualmente hanno un valore di circa 181mila euro. Fatta la scoperta, l’acquirente, appassionato di mobili antichi, si rivolge ai carabinieri e si attiva per trovare gli eredi dei legittimi proprietari, che, considerato l’anno di nascita, con ogni probabilità sono scomparsi. È quanto è accaduto a Mauro Benzoni, 45enne residente in città. In un primo momento, l’interessato si dice molto restio a pubblicizzare la cosa, ma alla fine acconsente che la notizia venga data, per favorire il ritrovamento degli eredi.

La storia è semplice, quanto originale. Benzoni acquista una vecchia credenza su un sito internet specializzato. Per circa un anno la lascia in una cascina di sua proprietà, in attesa di sistemarla. Nei giorni scorsi, decide di occuparsene e di restaurarla. Durante le operazioni di ripulitura, ecco spuntare un doppio fondo da un cassetto, nel quale sono nascosti buoni postali fruttiferi emessi tra il 1992 e il 1994. All’epoca dell’acquisto valevano, in totale, 18 milioni e 200mila lire. Oggi, con gli interessi, sono saliti a circa 181mila euro. Si tratta di buoni trentennali ordinari, con dieci anni di prescrizione. Ciò significa che sono convertibili in denaro fino al 2032. Il tempo per trovare gli eredi, dunque, non manca. I buoni, 18 in tutto, sono intestati a due fratelli, Carlo e Francesca De Martino, il primo nato nel 1907, la seconda nel 1911. È assai probabile che entrambi siano deceduti. Quanto ritrovato spetta dunque agli eredi, uno nato a Sondrio e l’altro a Belgioioso (Pavia), i cui nomi sono indicati sui titoli di credito. Risulterebbero cointestatari dei buoni con pari facoltà di rimborso. All’epoca dell’acquisto dei buoni postali, i tassi di interesse erano altissimi e in quegli anni erano una forma di investimento molto comune tra i risparmiatori. «Ho reso noto la cosa – afferma Benzoni – perché spero che gli eredi legittimi possano essere rintracciati. Mi farebbe piacere se fossero persone che hanno necessità di questi soldi. Chi pensa di essere erede dei De Martino in questione, può contattare i carabinieri della stazione di Lodi. Farmi pubblicità mi infastidisce, ma capisco che far circolare la notizia è l’unico modo per sperare di arrivare ai proprietari».

Per attuare la ricerca, Benzoni si è rivolto all’associazione Giustitalia. Il caso è stato affidato all’avvocato Francesco Di Giovanni del Foro di Roma. «Il nostro compito è cercare di rintracciare gli eredi – spiega il legale – ma facciamo affidamento anche sui carabinieri, che hanno più possibilità di risalire all’albero genealogico. Per questo motivo Benzoni si è rivolto anche a loro. Con i buoni postali, tuttavia, è più difficile arrivare alle due persone che ne sono beneficiarie, ma noi contiamo sulla circolazione della notizia per fare in modo che le possibilità di successo aumentino. Sarebbe un peccato se questa somma andasse persa».

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