L'ANALISI
04 Agosto 2025 - 05:05
CREMA - Da una parte il Milanese, con le sue centrali dello spaccio incastonate nei quartieri di confine; dall’altra il Cremonese, sempre più snodo nevralgico del traffico interregionale di stupefacenti. In mezzo, la Paullese: una lingua d’asfalto lunga oltre 50 chilometri che dal capoluogo regionale si spinge fino alle porte della città del Torrazzo attraversando campagne e capannoni, svincoli e centri abitati. Ma dietro il flusso incessante di auto e furgoni, ce n’è un altro, invisibile ma continuo: quello dei corrieri e dei ‘muli’ della droga. Hashish, marijuana, ecstasy, eroina. E, soprattutto, cocaina. Un fiume bianco che si riversa nel cuore della provincia, penetrando ovunque.
Ed è lungo questo corridoio che si gioca, giorno dopo giorno, una partita cruciale. Quella combattuta dai carabinieri, impegnati in un’azione costante, capillare, determinata. Pattuglie mimetizzate tra il traffico del tardo pomeriggio, perquisizioni improvvise nelle piazzole isolate, controlli mirati nei pressi dei caselli e dei distributori. I militari si muovono come un’unica rete, coordinata dal Reparto operativo di Cremona, diretto dal colonnello Massimiliano Girardi, in stretto raccordo con la Compagnia di Crema guidata dal capitano Armando Laviola. Osservano, annotano, attendono. Poi colpiscono.
I numeri raccontano solo una parte della storia, ma sono di per sé eloquenti: da inizio anno, sette arresti, dieci denunce a piede libero, ventuno segnalazioni per uso personale di stupefacenti. Numeri, quelli registrati dal Comando provinciale diretto dal colonnello Paolo Sambataro, che non emergono da retate estemporanee, ma da un lavoro metodico e silenzioso, costruito su pedinamenti, appostamenti e un’intelligenza investigativa che si affina giorno dopo giorno.
La Paullese non è soltanto una strada: è un fronte. Ed è proprio nel tratto cremasco, dove la provinciale si frammenta in una costellazione di diramazioni che conducono a paesi solo in apparenza sonnolenti, che l'Arma ha intensificato la propria presenza. Strade sterrate, cascinali isolati, aree industriali dismesse: luoghi ideali per far passare la droga lontano da occhi indiscreti. Ma anche lì, i carabinieri ci sono. E osservano.
Il 19 febbraio, a Crema, l’Aliquota radiomobile ha arrestato un 42enne con precedenti: fermato durante un controllo, ha tentato di eludere la perquisizione consegnando 3,5 grammi di hashish, ma nell’auto è stato ritrovato oltre un chilo di hashish diviso in panetti e stecche. A casa sua, i militari hanno trovato altri 230 grammi di ‘fumo’, materiale da confezionamento e anche due ordigni artigianali.
Il 28 marzo, un 21enne è stato arrestato per resistenza e spaccio dopo un inseguimento di oltre 10 chilometri tra Rivolta d’Adda e Settala. Alla guida di una Ford, ha messo in pericolo numerosi automobilisti con manovre spericolate prima di schiantarsi contro un palo e fuggire a piedi nei campi. Fermato poco dopo, aveva con sé 38 dosi di cocaina e quasi 600 euro in contanti.
Il 9 aprile, a Monte Cremasco, i militari dell’Aliquota operativa hanno arrestato un 25enne, senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine, sorpreso a spacciare in un boschetto. L’area era tornata attiva dopo un blitz di novembre. Nel corso del servizio, sono stati identificati e segnalati cinque consumatori, trovati in possesso di cocaina ed eroina. Il pusher, arrestato dopo un tentativo di fuga, è stato rinchiuso in carcere.
Altro intervento decisivo il 13 maggio a Crema. Dopo aver documentato un viavai sospetto, i militari hanno arrestato un 62enne pregiudicato. Due clienti, fermati subito dopo essere usciti dalla sua abitazione, avevano acquistato hashish. In casa dell’uomo sono stati trovati 81 grammi di hashish, un bilancino e del denaro. Anche in questo caso, è scattata la custodia cautelare in carcere.
La sera del 26 maggio, proprio lungo la Paullese, una pattuglia del Radiomobile ha intercettato una Volkswagen sospetta con due uomini a bordo. Dopo un ‘rodeo’ di oltre 15 chilometri tra Spino d’Adda e Cervignano, il conducente ha abbandonato il mezzo e tentato la fuga nei campi. Raggiunto e bloccato, ha opposto resistenza. I militari hanno poi recuperato un marsupio lanciato durante la fuga con oltre 200 grammi di cocaina e 2.500 euro in contanti. L’auto era stata noleggiata da un prestanome.
Il 13 giugno, i carabinieri di Pandino hanno denunciato un 22enne milanese per truffa, falso e detenzione di farmaci a base stupefacente. Bloccato alla fermata dell’autobus di Spino d’Adda con due scatole di analgesici a base di oppiacei, ha esibito una ricetta risultata falsificata: il medico intestatario aveva infatti denunciato il furto del proprio timbro poche settimane prima.
E nella notte del 23 luglio, un intervento per schiamazzi in un’abitazione di Crema ha permesso di denunciare quattro giovani tra i 18 e i 20 anni per detenzione ai fini di spaccio. Dopo aver atteso a lungo prima di aprire ai militari, i ragazzi sono stati perquisiti. In casa è stato trovato un primo involucro con cocaina, ma il ritrovamento più importante è avvenuto nel giardino, dove era stata lanciata una busta contenente 47 grammi di cocaina, 115 pastiglie di Mdma e quattro cristalli positivi alla morfina. Solo i successi salienti di un’attività fatta di controlli, appostamenti e inseguimenti che punta a stringere il cerchio attorno a spacciatori e trafficanti. E la lotta continua, un metro alla volta.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris