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CASALE CREMASCO VIDOLASCO. L'ALLARME

Raffica di furti, scatta l’Sos sicurezza

Almeno cinque raid in pochi giorni: il sindaco nel mirino di una campagna di volantinaggio

Riccardo Maruti

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rmaruti@laprovinciacr.it

29 Luglio 2025 - 20:43

Raffica di furti, scatta l’Sos sicurezza

CASALE CREMASCO VIDOLASCO - In poco più di una settimana, il paese è stato bersaglio di almeno cinque tentativi di furto, alcuni andati a segno, altri fortunatamente sventati. Una sequenza tanto ravvicinata da far pensare a un’unica banda in azione, capace di colpire con metodo, conoscenza del territorio e soprattutto spregiudicata determinazione.

In un caso, i ladri si sono introdotti nottetempo in un’abitazione dove vive un’anziana sola: avvertita la presenza di estranei, la donna ha cominciato a gridare mettendo in fuga i malviventi. Pochi giorni prima, un altro colpo aveva avuto esito ben diverso: approfittando dell’assenza della proprietaria, ricoverata in ospedale, i ladri avevano smontato una finestra e fatto irruzione nell’abitazione alle prime luci dell'alba, portando via oggetti di valore.

Il clima che si respira tra le vie di Casale è quello di una comunità scossa, ma anche vigile e determinata a reagire. Ed è proprio dalla base che è partita un’iniziativa civica che, nelle ultime ore, sta facendo discutere: una campagna di volantinaggio capillare, organizzata da un gruppo di cittadini che ha voluto lanciare un messaggio chiaro, rivolto all’amministrazione comunale e in particolare al sindaco Antonio Grassi.

Al centro della protesta c’è una domanda che non si può più rinviare: che fine ha fatto la sicurezza a Casale Vidolasco? Secondo i promotori, il sindaco «perde ancora una volta l’occasione di garantire ai cittadini una maggiore sicurezza, all’interno di un sistema condiviso con i paesi limitrofi e del territorio cremasco». Il riferimento è esplicito: Casale Cremasco Vidolasco è uno dei pochissimi comuni del Cremasco a non aver aderito al progetto intercomunale per la sicurezza promosso dall’Area Omogenea Cremasca, dal Comune di Crema e da Consorzio.it, sostenuto da Regione Lombardia con un finanziamento di oltre 40mila euro. Un’occasione per potenziare il presidio del territorio, specialmente nei comuni privi di polizia locale.

«Casale Cremasco Vidolasco ha deciso di restarne fuori. D’altronde, si sa: da noi l’amministrazione ha i superpoteri e preferisce fare tutto da sola», recita con amara ironia uno dei volantini distribuiti. Un’affermazione provocatoria che tocca un tasto cruciale: «Sembrerebbe quasi che il tema della sicurezza dei cittadini non rientri tra le priorità dell’amministrazione. Speriamo solo di non dovercene pentire in futuro, come purtroppo è già successo in passato quando si è intervenuti solo a danni avvenuti».

Il presidente dell’Area Omogenea Cremasca, Gianni Rossoni, ha recentemente definito il progetto intercomunale come «un esempio virtuoso di cooperazione tra enti locali, che unisce risorse e professionalità per tutelare meglio il nostro territorio, soprattutto nei momenti e luoghi critici». Una visione che punta a superare la logica dell’autarchia comunale in favore di un’azione coordinata e capillare.

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