L'ANALISI
30 Maggio 2024 - 12:50
OFFANENGO - Ha provocato danni agli arredi pubblici e ha rotto il faro di un’auto. Poi ha litigato con un uomo, minacciandolo di morte, per poi riferire ai medici di essere stato aggredito. Dopo un'indagine, i carabinieri di Romanengo lo hanno denunciato per simulazione di reato, danneggiamento, minacce ed interruzione di pubblico servizio. L'uomo, residente in provincia di Bergamo e con precedenti di polizia a carico, è ritenuto responsabile dei fatti avvenuti una sera di inizio maggio a Offanengo.
I militari di Romanengo, quella sera, hanno saputo che una pattuglia dei carabinieri di Camisano e il personale sanitario di un’ambulanza erano intervenuti a Offanengo in soccorso di una persona in stato di ebbrezza con delle ferite alle mani. Inoltre, hanno saputo che in alcune vie del paese, quella stessa sera, erano stati danneggiati degli arredi pubblici e privati. Quindi, hanno avviato le indagini e hanno accertato che quella sera era stato chiesto un intervento da parte di un uomo che era stato minacciato di morte da una persona che aveva suonato insistentemente il campanello di casa sua, senza un apparente motivo.
Ne era nato un litigio, ma l'uomo al citofono era completamente ubriaco ed è caduto per terra, venendo poi soccorso da personale sanitario di un’ambulanza e dai carabinieri di Camisano. È stato accompagnato all’ospedale di Crema, dove ha raccontato che i tagli che aveva sulle mani gli erano stati fatti dall'uomo con cui aveva litigato.
Ma le indagini dei carabinieri di Romanengo hanno permesso di accertare cosa era successo davvero. L’uomo si è presentato in un bar, ma è stato allontanato perché molto ubriaco. È andato via e, in alcune vie limitrofe, ha danneggiato il palo di un cartello stradale, ha preso a calci un cestino della spazzatura, e, infine, ha preso un quadro elettrico e lo ha sradicato da terra. Dopo l'escalation di danni, l'uomo è stato fermato e portato via da alcuni amici che hanno saputo cosa stava facendo.
Durante il suo tragitto e prima di arrivare nel luogo del litigio, ha danneggiato un’auto in sosta, prendendo a pugni un fanale che ha sfondato tagliandosi le mani. Poi ha suonato il campanello di una casa, dove credeva abitasse un suo parente, motivo per cui si è innescata una discussione con il proprietario di casa. Dalla visione delle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private della zona, i militari hanno ricostruito i fatti nella loro versione autentica. Al termine dell’indagine, i militari hanno denunciato l'uomo per minacce, simulazione di reato, danneggiamento e interruzione di pubblico servizio.
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