L'ANALISI
30 Maggio 2024 - 12:11
PANDINO - I carabinieri di Pandino hanno arrestato un 45enne pregiudicato per violenza sessuale, atti persecutori e furti aggravati. L’uomo, di recente, era stato denunciato dai carabinieri di Pandino per alcuni furti commessi in un supermercato del luogo. Dai successivi accertamenti era emerso che, spesso, si era presentato nell’esercizio commerciale per minacciare e insultare le addette alle vendite, arrivando a toccare una di loro nelle parti intime.
I militari hanno ricostruito i fatti. A metà maggio, l'uomo era stato sorpreso dalle addette alle vendite a rubare alcolici, le aveva affrontate e minacciate, urlando e creando scompiglio nel negozio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che sono stati informati del fatto che anche nei mesi precedenti, a partire febbraio, l’uomo, sempre ubriaco, era solito stazionare fuori dal supermercato, entrando spesso per sottrarre della merce, in genere alcolici. Spesso si fermava anche oltre l’orario di chiusura del negozio, insultando e minacciando le commesse al termine dell’orario di lavoro. Per questo, le dipendenti erano state costrette a non uscire più da sole dal punto vendita, ma si accompagnavano reciprocamente alle auto per evitare di incontrare il 45enne.
Ma, oltre agli insulti, in più circostanze, aveva espresso alle dipendenti del negozio vari apprezzamenti inopportuni e fastidiosi oppure denigratori e sgradevoli. E una di loro ha riferito che una sera l’uomo, in maniera improvvisa e inaspettata, le era passato vicino e l’aveva toccata nelle parti intime mentre era intenta a fare le pulizie, per poi allontanarsi. Tutte avevano riferito anche altri episodi simili, come uno in cui l'uomo aveva detto di avere saputo delle denunce nei suoi confronti per i furti e aveva espresso delle minacce se non fossero state ritirate. Questi comportamenti avevano provocato un forte stato di ansia e agitazione in tutte le dipendenti che non riuscivano più a lavorare in serenità.
La situazione, sempre più insostenibile e preoccupante perché provocava insicurezza sul posto di lavoro delle vittime, era stata delineata dai carabinieri di Pandino e riportata all’Autorità Giudiziaria, che ha potuto valutare la gravità dei fatti. Tenuto conto dei suoi precedenti penali e di polizia, il Gip del Tribunale di Cremona ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere per l’uomo, ritenendola l’unica in grado di permettere alle persone offese di riprendere una vita normale e di bloccare l’escalation di condotte inappropriate. Quindi, la sera del 29 maggio, è stato rintracciato ed accompagnato presso la casa circondariale di Cremona.
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