L'ANALISI
06 Aprile 2024 - 14:30
TORRICELLA DEL PIZZO - È Alessandro Farina, già sindaco per due mandati consecutivi, dal 1998 al 2002 e dal 2002 al 2007 (prima del suo spostamento per ragioni professionali a Trezzo sull’Adda), il candidato primo cittadino della lista ‘Torricella c’è’ alle elezioni amministrative di sabato 8 e domenica 9 giugno. Come primo punto programmatico ha annunciato la volontà di lasciare l’Unione dei Comuni Terrae Fluminis con Gussola. Candidati consiglieri sono Mirko Contini, Cristina Fadani, Gabriele Filippini, Giusy Gerevini, Giacomo Marchetti, Diego Pelizzoni, Roberta Pellegrino, Antonello Poli e Francesco Sestu. La presentazione pubblica avverrà alle 21 di venerdì 12 in palestra.
Dopo un ringraziamento all’agriturismo Torretta che ha ospitato la conferenza stampa di presentazione e ai componenti del suo gruppo, Farina ha spiegato che la composizione della lista è frutto di «un lavoro durato mesi. Torricella viene da un periodo travagliato, sfociato nel commissariamento, ma ora vuol riprendere le redini. Nel nostro simbolo abbiamo rappresentato i luoghi simbolici del paese, il monumento e il municipio». Farina ha spiegato di essersi proposto un paio di mesi fa dopo aver chiesto se si stesse muovendo qualcosa in vista delle elezioni: «Avendo radici qui e anche una parte della famiglia, ho valutato la possibilità di impegnarmi ancora per il mio paese. Ci aspettano scelte non facili, ma ci presenteremo cercando di far uscire Torricella da questa situazione, partendo da quanto è stato espresso in assemblea lo scorso anno, quando si parlava di fusione ed è apparsa chiara la volontà del paese di non accettare la proposta, che non era stata ben confezionata e non era adatta alla situazione».
Parlando dell’Unione, Farina ha ricordato che «era nata a tre, ma con l’uscita di Martignana è andata in difficoltà». La proposta di fusione per incorporazione di Torricella in Gussola, ha aggiunto il candidato sindaco, non è risultata gradita nella forma e così pure la doppia votazione comprensiva anche del nome del Comune ha creato un problema. «Noi faremo la proposta di uscire dall’Unione cercando di avere un approccio e un confronto sereno, seguendo le procedure previste. Ho letto che il sindaco di Gussola ha lamentato di essere stato schernito e mi dispiace. Chiedo comunque di non ascoltare i discorsi da bar. Noi ci auguriamo che Gussola non avanzi pretese particolari. Noi partiremo da zero, perché qui non abbiamo più nulla. Il personale è in capo all’Unione».
La futura amministrazione cercherà di migliorare i servizi, anche perché ora il Comune è aperto per due mezze mattine. «Quanto agli investimenti, quasi tutti sono stati fatti su Gussola». A questo proposito è stata mostrata una tabella in cui risulta che il trasferimento dei fondi verso l’Unione vede Torricella con una quota media procapite di 604,93 euro contro i 535,39 di Gussola, «e nel 2022 la disparità era superiore». Ma Torricella, secondo la lista in campo, non ha ricevuto in proporzione al rapporto che la vede contribuire complessivamente con un 20 per cento all’Unione. «Ora - ha evidenziato Marchetti - cercheremo di capire lo stato dei conti, anche perché il sindaco di Gussola ha parlato di pre-dissesto per Torricella. Ma o è dissesto o non è». La lista ha lamentato nuovamente le modifiche dei componenti del consiglio e della giunta dell’Unione apportate allo statuto perché mettono il Comune di Torricella in minoranza. «Ci ha sorpreso molto la posizione del commissario straordinario che ha avvallato questa decisione».
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