L'ANALISI
19 Febbraio 2024 - 08:12
CREMONA - La cultura del dono al centro delle iniziative di Avis presentate nel corso dell’annuale assemblea dei soci: il 2023 si conferma un anno particolare per l’associazione, non solo per il novantesimo anniversario celebrato, ma anche per i dati che emergono relativamente a soci e donazioni. Se infatti, da un lato, si è registrato un decremento nel numero dei donatori — 4.624 nell’anno passato contro i 4.911 del 2022 — dall’altro le donazioni effettuate sono in lieve aumento passando da 10.881 a 10.980.
Una situazione che è stata illustrata dal presidente di Avis, Giuseppe Scala, in questi termini: «Dobbiamo fare i conti ormai da qualche anno con un trend in perdita sul numero complessivo dei donatori. A fronte di questo abbiamo deciso di riprendere in mano le liste dei nostri soci per verificarne lo stato di attività, contattando molti che non vedevamo da tempo e depennando chi non ci ha risposto: preferiamo avere un quadro chiaro e onesto della situazione per intervenire là dove necessario piuttosto che ‘gonfiare’ il dato».
È per questo motivo che il numero di soci donatori ‘in uscita’ è così alto quest’anno (588, l’anno prima erano stati 403), «ma il dato si riequilibrerà nei prossimi anni; spiace semplicemente constatare che la metà di coloro che escono dal nostro servizio lo fa senza dirci nulla: se non veniamo a conoscenza delle criticità per cui i donatori se ne vanno, non possiamo nemmeno immaginare le misure correttive per migliorare».
Ma quel che è certo è che Avis resta una realtà molto conosciuta dai cremonesi, «la cittadinanza ha sempre risposto molto bene». Merito della presenza costante dell’associazione nei momenti giusti: nelle scuole, nelle università come la Cattolica dove nel corso del 2023 è stata organizzata la ‘settimana del dono’, nelle partite delle nostre società sportive (JuVi, Vanoli e Cremonese sono scese in campo con la maglietta celebrativa dei 90 anni di Avis), nelle fiere come il ‘Festival della cultura romena’ per non dimenticare l’impegno e la generosità delle comunità straniere in materia di dono del sangue.
A testimoniare poi l’attenzione di Avis nei confronti dei donatori più giovani, ieri, al termine dell’assemblea, si è tenuta la cerimonia di consegna delle tre borse di studio da mille euro ad altrettanti meritevoli neolaureati: Altea Cadenazzi, laureata magistrale in chimica; Giovanni Zelioli, che ha concluso gli studi di giurisprudenza e Lisa Quarta, specializzatasi in scienze della formazione primaria.
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