L'ANALISI
04 Agosto 2023 - 11:07
CREMONA - In provincia salgono a tre i casi di contagio umano da West Nile virus con sintomi neuroinvasivi. Al decesso di Casteldidone si aggiungono un ricoverato a Cremona, residente in città, e una persona di circa 40 anni di Dovera, già dimessa e convalescente. In tutta Italia, invece, i casi confermati di infezione da West Nile Virus nell’uomo dall’inizio di maggio sono diventati 25 (erano sei nel precedente bollettino dell’Istituto superiore di sanità).
Di questi, 15 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (4 in Piemonte, 4 in Lombardia appunto fra le province di Cremona e Mantova, 7 in Emilia-Romagna); sei casi sono invece stati identificati in donatori di sangue (1 in Piemonte, 4 in Lombardia, 1 in Emilia-Romagna) e infine sono da rilevare 4 casi di febbre. A Cremona è in fase di accertamento anche un ulteriore possibile contagio, asintomatico, rilevato in un donatore di sangue. Luigi Vezzosi, dirigente medico dell’Unità operativa di Malattie infettive dell’Ats Valpadana, conferma che la sorveglianza è alta così come il controllo sui donatori.
In caso di accertamento di contagi nell’uomo si provvede anche a contattare il Comune di residenza per suggerire interventi specifici larvicidi (anche nella via di residenza) e informative ad hoc sono state inoltrate ai medici di base. Non essendoci vaccini contro il West Nile, a livello preventivo ci si basa molto sui comportamenti volti ad evitare le punture di zanzare. Suggeriti soprattutto ad anziani ed immunodepressi.
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