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IL CANTIERE DOPO LE POLEMICHE

Ponte sul Po, l’attesa è finita: sono in partenza gli appalti

Ok della Provincia di Piacenza al progetto esecutivo. Manutenzione straordinaria da 7,5 milioni di euro

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

03 Gennaio 2023 - 17:10

Ponte sul Po, l’attesa è finita: sono in partenza gli appalti

CASTELVETRO - Il 2023 si apre con una bella notizia per i pendolari piacentini e cremonesi: gli attesi lavori di manutenzione straordinaria al vecchio ponte in ferro sono sempre più vicini, perché è finalmente arrivato il via libera al bando di gara. Con una determinazione del dirigente provinciale piacentino Davide Marenghi, infatti, è stato approvato il progetto esecutivo depositato lo scorso 2 novembre dall’ingegnere Mauro Bergonzini ed è stato delegato l’espletamento della gara alla stazione unica appaltante della Provincia stessa. Quest’ultima procederà non appena arriverà l’ok dal ministero delle Infrastrutture, chiamato a confermare il finanziamento di 7,5 milioni di euro stanziati nel 2018. Dunque il bando dovrebbe essere aperto entro poche settimane e, se non ci saranno intoppi di tipo burocratico, il cantiere potrà effettivamente partire durante l’estate: subito dopo l’assegnazione, che in questi casi è un po’ più complessa trattandosi di gara europea.

IL PROGETTO

L’importo complessivo dei lavori è 7 milioni e 571 mila euro, che serviranno per «interventi di emergenza per la messa in sicurezza di infrastrutture stradali sul Po». Il famoso decreto ponti del 2018, infatti, si prefiggeva l’obiettivo di riqualificare i vecchi viadotti sul Grande Fiume, specialmente quelli cruciali per i collegamenti interprovinciali e interregionali. E indubbiamente quello di Castelvetro, attualmente competenza di Anas, lo è. Il progetto riguarda la manutenzione della sovrastruttura stradale d’impalcato ma anche l’installazione di barriere di sicurezza stradale limitatamente alla porzione risalente al 1890. In pratica la maggior parte degli interventi si concentrerà sul lato piacentino del viadotto, quello più disastrato anche per quanto riguarda l’asfalto. L’iter prevede appunto una procedura di gara europea con aggiudicazione entro cinque mesi dal progetto esecutivo; contratto e consegna lavori entro due mesi dall’aggiudicazione; chiusura cantiere in un anno. Come più volte precisato, saranno inevitabili alcuni mesi di senso unico alternato. Con conseguenti disagi per gli automobilisti. Dovrebbe invece essere scongiurata la chiusura totale, inizialmente ipotizzata nelle ore notturne.

LE TUTELE

In vista del maxi cantiere il sindaco Luca Quintavalla ha da tempo avanzato richieste in Provincia, finalizzate a ridurre il più possibile l’impatto sul territorio: «Occorre un incremento del numero di treni sulla tratta Castelvetro-Cremona, introducendo anche agevolazioni economiche per favorirne l’utilizzo; evitare la concomitanza dei lavori con manutenzioni sul tratto A21, che servirà come percorso alternativo; esenzione dal pedaggio autostradale per i residenti di Castelvetro e incentivi a favore delle attività commerciali e produttive del territorio, in particolare quelle al confine con Cremona che potrebbero subire i disagi maggiori».

LE POLEMICHE

Negli ultimi mesi intanto il viadotto è sempre più al centro delle polemiche, per le pessime condizioni dell’asfalto: buche e dislivelli che provocano distacchi di copricerchi e altri danni alle auto in transito. Tanto che parecchi conducenti hanno inoltrato richieste danni ad Anas. Proprio l’ente statale precisa: «La Padana Inferiore, nel tratto ricadente in Emilia, è passata nella nostra gestione a partire dall’8 aprile 2021. Nel dettaglio, il ponte sul Po in territorio di Castelvetro sarà oggetto di importanti lavori di manutenzione, da parte della Provincia di Piacenza, che includono tra l’altro anche il rifacimento del piano viabile attraverso interventi di risanamento profondo. Anas, anche in considerazione del periodo dell’anno, sta invece procedendo a ripristini localizzati del manto stradale a garanzia degli standard di circolazione». Questi rattoppi saranno garantiti per tutto l’inverno, ma sono poco risolutivi. Ecco perché, nel frattempo e alla luce delle condizioni di asfalto e impalcato, qualche mese fa Codacons Lombardia ha presentato un esposto in Procura della Repubblica a Piacenza.

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