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PIZZIGHETTONE

Le sbarre restano in alto, si passa solo con la polizia

Un'altra giornata drammatica per i pendolari: gravi ritardi per un guasto e un fuori programma

Elisa Calamari

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03 Novembre 2022 - 18:44

Le sbarre restano in alto, si passa solo con la polizia

PIZZIGHETTONE - Mercoledì pomeriggio rientro da incubo con oltre un’ora di attesa, stamattina arrivo in ritardo al lavoro e a scuola con soste di 40 minuti. Non c’è pace per i pendolari che viaggiano sulla linea Milano-Cremona-Mantova: in meno di 24 ore hanno subito un doppio pesante disservizio, causato da problemi ad un passaggio a livello situato tra le stazioni di Ponte Adda e Acquanegra.


Mentre Rfi fa sapere che «il guasto tecnico è stato risolto stamattina», dai tabelloni emerge un conto salatissimo in termini di minuti. Mercoledì il convoglio che partiva alle 17.15 da Milano, sul quale si trovavano tanti lavoratori diretti a Cremona, ha dovuto attendere quasi un’ora. Ed è anche stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per garantire sicurezza in corrispondenza del passaggio a livello rimasto bloccato: le sbarre erano alzate ed è stato dunque richiesto il presidio durante il passaggio dei treni.


Stamattina altra Odissea: ha interessato chi viaggia in direzione opposta, compresi gli studenti pizzighettonesi che frequentano le lezioni in città e che hanno dovuto chiedere passaggi in extremis ai familiari. Il regionale 2156 partito alle 6.20 da Milano, infatti, è arrivato a Cremona alle 8.18 anziché alle 7.28. Complessivamente ha raggiunto 47 minuti di ritardo, arrivando a Mantova alle 9.05. Sono invece stati 31 i minuti di ritardo del convoglio numero 2158 partito alle 6.42 da Mantova: è arrivato a Ponte Adda di Pizzighettone alle 8.15, anziché alle 7.43 come previsto. E altri 40 minuti di ritardo, non imputabili al guasto al passaggio a livello ma ad una partenza ritardata dalla stazione di Mantova, hanno interessato il treno 2162 delle ore 8.42.


Insomma, un giovedì nero che a detta dei pendolari arriva dopo settimane non certo rosee. I disagi, inoltre, non interessano solo la linea Cremona-Mantova. Infatti ieri caos anche lungo la linea Brescia-Parma, che serve i pendolari casalaschi. Sul treno 10823, a causa del surriscaldamento di una frizione, si è sprigionato fumo dalla parte inferiore di una carrozza non in contatto con gli scompartimenti viaggiatori. Il personale a bordo del convoglio ha dunque fermato il convoglio a Casalmaggiore per le opportune verifiche, a seguito delle quali è stata decisa la soppressione della corsa. Era da poco passato mezzogiorno quando i circa trenta passeggeri a bordo sono stati fatti scendere e, dopo un’attesa di due ore, sono ripartiti per Parma con il treno successivo delle 14.14.

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