L'ANALISI
10 Ottobre 2022 - 19:52
Il monitor della stazione di Bozzolo che segna il ritardo
BOZZOLO - Il treno per Milano ancora una volta fa imbufalire studenti e pendolari: stamattina dal monitor della stazione il laconico annuncio di mezzora di ritardo con tutto il suo carico di disagi per chi è costretto a muoversi. Salto di coincidenze, problemi al lavoro, giustificazioni da compilare per l’arrivo in aula fuori dagli orari. Un tormentone di cui è puntualmente è investito il sindaco Giuseppe Torchio.
«Ciao Giuseppe, purtroppo già di lunedì iniziano i soliti ritardi. Quest’anno non ho solo un figlio pendolare da Bozzolo - Cremona ma pure la figlia che per evitare i costi alle stelle dell’affitto, sta andando all’università a Milano facendo la pendolare. Ma ti sembra giusto che noi di periferia possiamo sempre essere trattati da seri C???». Questo il tenore dello sfogo di una madre che non riesce più a sopportare i disagi. «Sarai quindi sempre aggiornato di tutti i ritardi. Mia figlia — continua la madre — solo dopo una settimana si è resa subito conto che siamo la linea peggio servita, ma soprattutto non ci sono treni che fanno servizio e quei pochi che partono sono guasti o in ritardo. Gli altri paesi hanno treni ogni ora che arrivano a Milano».
Tutto molto chiaro. La reazione del primo cittadino è di totale sconforto. «Dopo il non invidiabile primato di ‘maglia nera della Lombardia’, la linea Mantova/Cremona/Codogno è sempre al centro di ritardi e disservizi lamentati dall’utenza pendolare. In continuazione ricevo segnalazioni dalle famiglie circa i ritardi che devono subire. Chi deve andare a Milano, tra l’ altro, non può beneficiare del servizio alternativo realizzato con autobus dalla ditta Pizzoni autotrasporti, che garantisce certezza negli orari fini a Cremona, diversamente dai lamentati costanti disagi del servizio ferroviari. Si configura pertanto non solo un disservizio ma una penalizzazione di studenti e lavoratori pendolari a livello lavorativo e scolastico. Una situazione intollerabile in una delle realtà economiche più avanzate a livello nazionale ed europeo. Evidente — conclude Torchio — la pesante censura verso un disservizio lamentato e costante, con danni evidenti sotto ogni profilo».
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