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Sacro e Profano: in esposizione l’opera di Luciano Ventrone

Riconosciuto dalla critica mondiale per aver ridefinito il linguaggio della natura morta

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27 Novembre 2025 - 11:40

Sacro e Profano: in esposizione l’opera di Luciano Ventrone
2025-11-30 17:00:00 2025-11-30 18:00:00 UTC Sacro e Profano: in esposizione l’opera di Luciano Ventrone Via Giacomo Matteotti, 4, 26015 Soresina CR, Italia

Il DAV - Dipartimento di Arti Visive di Soresina (CR) è onorato ed entusiasta di entrare a far parte del percorso espositivo di uno dei più grandi artisti che l'Italia stessa abbia mai potuto generare, almeno negli ultimi cento anni di storia: dal 30 novembre al 21 dicembre 2025, la mostra SACRO E PROFANO è dunque dedicata all'indimenticato Maestro romano LUCIANO VENTRONE, celebrato dalla critica più autorevole degli ultimi quarant'anni (da Federico Zeri a Duccio Trombadori, da Achille Bonito Oliva a Vittorio Sgarbi a Luca Beatrice) come il solo in grado di rivaleggiare con la grandezza di Caravaggio e Rembrandt.

La mostra, organizzata assieme alla Penta Art Gallery di Pietrasanta (LU) e in collaborazione con la Fondazione “Ventrone Gibilisco” di Collelongo (AQ), renderà evidenti quelle che sono state le tematiche più note a cui l'artista si è dedicato nel corso della sua carriera, dimostrando una volta di più il talento cristallino e l'assoluta meraviglia che ne hanno elogiato il percorso: Ventrone ha infatti saputo raccontare la materia “dipinta” con una ricerca tale votata alla perfezione da risultare sconvolgente per chiunque si sia trovato al confronto con la sua produzione.

Il titolo stesso fa riferimento a quella sensazione di enfasi estatica che, consegnata dalla pittura più vera ai suoi soggetti, trasporta l'immagine in una dimensione al contempo sacra - per la meraviglia che suscita - che profana, nel rammentare l'origine umanizzante del fare del pittore e della materia pittorica stessa prodotto di questo fare. Ne risultano vere e proprie icone di una quotidianità intima e inviolabile, da ammirare con tutta la passione e l'amore per la verità che l'arte sa ancora generare nell'osservatore: i suoi cesti di ortaggi, i canestri di frutta, le sue straordinarie composizioni floreali ridefiniscono l'idea stessa di “immagine artistica”, tra lo stupore sensibile assoluto del non credere ai propri occhi a quello prettamente intellettuale del ritrovare il significato più profondo della vita proprio nelle composizioni che fanno riferimento all'ideale storico di “natura morta”.

L'arte di Luciano Ventrone è certezza e inganno, è meraviglia e consapevolezza di non aver mai visto qualcosa di simile, mentre la sua pittura concorre allo scopo primario dell'arte con la A maiuscola che è quello di sovvertire il nostro punto di vista al limite della professione di fede: “Le nature morte di Ventrone sono oggetti per la contemplazione, e offrono il tipo di passaggio verso gli stati contemplativi che prima erano solo di una pertinenza dell'arte religiosa” (Edward Lucie-Smith).

Un evento straordinario anche per la città di Soresina, per la provincia di Cremona e, come ogni volta accade, per l'Italia intera, al cospetto con il genio di una pittura irraggiungibile: del resto, “è il prestigio l'alimento delle arti ed è il desiderio di gloria che spinge a praticarle” (Cicerone).

 

Luciano Ventrone nasce a Roma nel 1942 dove frequenta il liceo artistico. Dopo il diploma conseguito nel 1964 si iscrive alla Facoltà di Architettura che frequenterà sino al 1968, anno in cui decide di abbandonare gli studi per dedicarsi interamente alla pittura. Il percorso della sua pratica artistica, lungo quasi sessant’anni di attività, parte dagli esordi con le sperimentazioni geometriche, passando per l’informale e l’arte programmata, fino alla sua lunga ricerca sui vari aspetti della Natura con il suo personale “realismo-astrattismo”, per il quale è diventato famoso in tutto il mondo. Come l’artista ripeteva spesso, “lo studio della pittura non è la mera rappresentazione dell’oggetto ma è colore e luce: i giusti rapporti fra le due cose danno la forma nello spazio. Il soggetto non va visto come tale, ma astrattamente”. È questa sua ricerca dell’invisibile che ha destato nei decenni l’attenzione di critici e storici dell’arte, da Federico Zeri a Giorgio Soavi, Roberto Tassi, Achille Bonito Oliva, Vittorio Sgarbi, Marco Di Capua, Antonello Trombadori, Edward Lucie-Smith, Angelo Crespi, Beatrice Buscaroli, Evgenia Petrova, Victoria Noel-Johnson. Celebrato in tutto il mondo con personali e monografiche nelle più importanti istituzioni internazionali, Luciano Ventrone si è spento nella sua Collelongo (AQ) il 16 aprile 2021.

Luciano Ventrone - SACRO E PROFANO
dal 30 novembre al 21 dicembre 2025 

DAV - Dipartimento di Arti Visive

OPENING domenica 30 novembre ore 18:00

ORARI
sabato 16:00 - 19:00
domenica 10:00 - 12:00 / 16:00 - 19:00
giorni feriali su appuntamento

APERTURE STRAORDINARIE
lunedì 8 e martedì 9 dicembre
10:00-12:00 / 16:00-19:00

PER INFO E VISITE:
dav.soresina@gmail.com
+39 340.5419476

INGRESSO LIBERO 

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