L'ANALISI
16 Maggio 2025 - 15:55
Museo Diotti - Casalmaggiore
APOCALISSE CON FIGURE
17 maggio – 6 luglio 2025
L’Angelo sterminatore, i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse, il Giudizio Universale, la Bestia che esce dal mare o l’apertura del settimo sigillo con tutte le catastrofi che ne seguono… Chi non è stato colpito da queste potenti ed evocative immagini da cui le arti hanno attinto a piene mani in ogni epoca?
È a partire da un corpus di incisioni dal '500 all'800 di prestigiosi autori, quali Lucas Cranach il Vecchio e il Giovane, Jost Ammon, Georg Lemberger, Luigi Sabatelli e Gustave Doré che la mostra Apocalisse con figure affronta l'interpretazione visiva dell'Apocalisse di San Giovanni, oscuro e visionario testo profetico di perenne attualità.
Fra guerre e disastri, proiezioni catastrofiche e, per contro, attese e speranze di una riconciliazione non solo fra gli uomini, ma anche fra tutti gli esseri viventi, fra la terra e il Cielo, il tema profetico dell’Apocalisse, nell’accezione propria di «rivelazione» e in quella corrente di rovina totale e fine del mondo, torna a parlare e a colpire l’immaginazione soprattutto nei momenti di grandi conflitti e cambiamenti. Così accadde più di duecento anni fa a Casalmaggiore, quando l'abate giansenista Pietro Mola tenne il 23 novembre 1817 un'omelia con cui proiettava le visioni di S.Giovanni sui fatti di guerra, fame e pestilenza accaduti durante il passato "governo maligno", alludendo all'occupazione napoleonica.
Se ci proiettiamo nel ‘900 e in un contesto internazionale, è soprattutto la settima arte che sembra raccogliere l’eredità del testo profetico: le visioni dell’Apocalisse animano in particolare il cinema fra il 1957 e il 1962, quinquennio di grandi crisi geopolitiche, con l’incombente minaccia di un conflitto nucleare, e tornano ciclicamente dalla fine degli anni Settanta sino ad oggi, quasi senza soluzione di continuità, caricandosi di contenuti nuovi come il terrorismo, la crisi climatica, e le catastrofi naturali, peraltro già prefigurate nella cinematografia dei primi anni Sessanta.
Parallelamente l’immaginario apocalittico investe l’ambito del fumetto e più in generale tutte le comunicazioni di massa all’interno delle quali non sempre è possibile stabilire il confine fra gli allarmi profetici, motivati da istanze etiche e ragioni scientifiche, e i discorsi minacciosi dei «venditori di Apocalisse».
L’intento di questa iniziativa espositiva non è quello di sondare il contenuto teologico dell’Apocalisse di Giovanni o di inoltrarci nella lettura della sua complessa trama di simboli e allegorie, neppure quello di un facile rispecchiamento dei mali del mondo contemporaneo, ma di mostrare la migrazione e contaminazione delle immagini, dalle xilografie che ornavano le Bibbie tedesche del Cinquecento (esposte grazie al prestito della Fondazione Civiltà Bresciana) alle gigantografie dei cartelloni cinematografici, sino alle espressioni figurative e plastiche di uno scultore del nostro tempo, Aldo Falchi (1935-2020), interprete dei tormenti dell’homo sapiens.
Al visitatore il compito di spingersi oltre le immagini, dentro o intorno al libro profetico, anche con l’ausilio di numerose iniziative collaterali di approfondimento che amplificano i contenuti della mostra attraverso contributi specifici d’ambito teologico, musicale, cinematografico, artistico e tecnologico.
Mostra a cura di Valter Rosa
Contributi di Marida Brignani, Michele Ginevra, Vittorio Rizzi, Roberta Ronda
Con la collaborazione di Fondazione Civiltà Bresciana e Comune di Canneto sull’Oglio - Museo Civico nell'ambito della rassegna Il sacro in casa. Stampe dalla collezione Arici e da collezioni private (mostra “gemellata” con quella del Museo Diotti e che sarà inaugurata il 30 maggio p.v.) - Centro Fumetto "Andrea Pazienza" - Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese
Inaugurazione
sabato 17 maggio 2025, ore 17
La visita alla mostra è compresa nel biglietto di ingresso al Museo (intero euro 3, ridotto euro 2,50) e apre dal martedì al venerdì, dalle 8:30 alle 12:00, sabato domenica e festivi dalle 15:30 alle 18:30.
INFO: www.museodiotti.it
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