L'ANALISI
14 Settembre 2022 - 15:17
Un pomeriggio in luoghi speciali di Castelleone: la Casa-Museo del pittore, architetto e scenografo Francesco Arata (Castelleone 1890-1956) ricca di opere e ricordi della sua vita e il frutteto storico (1936) di Santa Maria in Bressanoro con degustazione di rare e antiche cultivar di meli e peri.
Una parte dell'itinerario è dedicata alla Casa-Museo Arata, illustrata dai familiari architetti Elga Francesca Arata e Vittorio Adenti.
L'impegno del figlio Gian Maria Arata, recentemente scomparso, e di tutta la sua famiglia ha arricchito Castelleone di un luogo prezioso dove sono raccolte molteplici testimonianze del percorso artistico di Arata, dai ritratti alle raffigurazioni di scorci e atmosfere della pianura padana e della laguna veneta, disegni e molto altro.
I locali sono gli stessi che occupava l’artista fino al 1956, anno della morte, e sono rimasti per buona parte integri: la famiglia ha conservato tutto con amore e ha riordinato e ricollocato ogni elemento con cura dei dettagli. Lo studio e la camera da letto sono stati riallestiti; negli altri locali vissuti dall’artista e dalla madre, sono esposti, suddivisi per tematiche, i quadri scelti dai familiari per costituire una collezione permanente che offre una vasta panoramica della produzione e della personalità dell'artista.
Un'altra tappa comprende la sala affrescata (sec. XVII) dell'ex convento amadeita e il frutteto storico di Santa Maria in Bressanoro con degustazione di rare e antiche cultivar di meli e peri a cura di Anna Emilia Galeotti Vertua, Giada Prazzoli con interventi Valerio Ferrari.
Il frutteto si estende a due chilometri a nord di Castelleone (CR), dove sorge, isolata nel verde, al margine dell’antica valle fluviale del fiumicello Isso o Lisso (che sbocca poco oltre nella più vasta valle del Serio Morto), l’imponente mole della chiesa di Santa Maria in Bressanoro: prototipo rinascimentale di altri e successivi esempi, più o meno prossimi, di architettura religiosa a pianta centrale. Sul finire del 1465, per impulso del francescano iberico Amedeo Menez de Silva (frater Amedeus Hispanus) e per volere di Bianca Maria Visconti, duchessa di Milano e moglie di Francesco Sforza, prese avvio la costruzione dell’edificio, cui avrebbe fatto seguito anche quella di un annesso convento, prima sede della nuova congregazione degli Amadeiti e caput et magister dei 27 conventi fondati successivamente.
In un vano di quanto resta del convento amadeita, soppresso e demolito negli anni 1810-1811, oggi appartenente alla contigua azienda agrituristica Santa Maria Bressanoro, di proprietà Galeotti Vertua, si possono ammirare due grandi affreschi seicenteschi raffiguranti alcune scene relative alla missione francescana e ai Santi martiri giapponesi (San Paolo Miki e compagni): ventisei tra religiosi, francescani e gesuiti, e terziari laici francescani martirizzati nel 1597 a Nagasaki tramite crocifissione.
La cascina agrituristica Santa Maria Bressanoro, edificata nel 1838, è affiancata da un vasto frutteto creato nel 1936, nell’area dell’antica ortaglia conventuale, dai fratelli Antonio, Francesco e Giuseppina Galeotti Vertua: primo impianto razionale del genere attuato nella pianura cremonese. Vi si coltivano diverse specie frutticole, con differenti varietà di mele e di pere, tra cui alcune cultivar antiche ormai molto rare, come il melo ‘Calvilla bianca d’inverno’, che produce frutti grandi, leggermente compressi e costolati, a polpa fine e succosa, o la ‘Parmena dorata’, dal frutto di medie dimensioni, a polpa soda.
Insieme ad alcune varietà di prugne, pesche e mele cotogne, la produzione frutticola locale viene venduta al pubblico nello spaccio aziendale. Accanto al frutteto, cinto da alta muraglia, lungo cui si sviluppano pergole d’uva, e attraversato dalle rogge Gaiazza a Maltraversa, a cavaliere delle quali sorgono piccoli chalet di frescura (1912), si trovano anche un roseto e una peschiera.
ORARIO
I partecipanti prenotati online sono suddivisi in due gruppi che svolgono lo stesso itinerario, ma visitando i luoghi in ordine inverso.
Gruppo 1: ore 14.15 registrazione presso il banco FAI in Catelleone, piazza della Vittoria;
Gruppo 2: ore 14.20 registrazione presso il banco FAI all'ingresso secondario dell'Agriturismo, accanto alla chiesa di Santa Maria in Bressanoro, via Villa Guzzafame.;
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Contributo per la missione del FAI, da versare in loco, a partire da € 4,00 per iscritti FAI; € 7,00 non iscritti FAI. Prenotazione a questo link.
Sarà possibile iscriversi al FAI o rinnovare l'iscrizione prima dell'evento.
CONTATTI
Per informazioni: crema@delegazionefai.fondoambiente.it
Delegazione FAI di CREMA
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