L'ANALISI
Mercoledì 29 novembre dalle ore 15,00 alle 17,00 - Milano
30 Ottobre 2017 - 11:27
Palazzo Visconti rappresenta un esempio architettonico di quel periodo che viene chiamato Barocchetto Lombardo: nelle sue sale si possono ammirare decorazioni del Settecento che si rifanno al genere Rococò. Dopo i dovuti restauri, Palazzo Visconti è tornato agli antichi splendori e ad occupare il suo posto "di lusso" a due passi da Piazza San Babila. Nel 1908 è il Duca Giuseppe Visconti, imprenditore, filantropo, commediografo, personaggio fondamentale per la storia architettonica e artistica del Palazzo, a decidere di fare dell'edificio la residenza della famiglia, riportandolo così all'antica dignità di "casa da nobile". Giuseppe Visconti, sposato con Carla Erba, figlia del primo grande industriale farmaceutico Associazione Clessidra - Palazzo Bolagnos Visconti italiano da cui ebbe sette figli, tra cui il regista Luchino, affidò all'architetto Alfredo Campanini un programma di ristrutturazione a partire dal 1908: venne ampliato l'androne al piano terra, valorizzando il cortile a colonne, venne arricchito lo scalone con marmi policromi e balaustre con lo stemma dei Visconti, alle sale al piano nobile venne dato un taglio da appartamento da parata, con nuovi pavimenti di marmo, fregi con vedute architettoniche, cartigli e medaglioni e soffitti lignei, il tutto rileggendo il barocchetto settecentesco lombardo alla luce del Liberty, di cui la città era ricca in quegli anni. Il Palazzo fu sede di concerti (Carla Erba era un'ottima pianista) e di feste memorabili (famosa una grande festa in stile Secondo Impero per celebrare il cinquantesimo dell'indipendenza d'Italia nel 1909), perché la coppia Visconti era tra le più mondane e colte della Milano di allora. Nel corso dei secoli nel Palazzo sono passati illustri ospiti, come Mozart, che, giovanissimo, vi tenne un concerto, Verdi, Manzoni, Radetzky, Apollinaire, legato sentimentalmente a una giovane Visconti. Ricca anche la quadreria di Palazzo Visconti, comprendente in gran parte tele dell'800 e del primo Novecento italiano.
Visita guidata a cura di Valeria Gerli.
Quota: 15 euro (visita guidata, dispensa di approfondimento, radiocuffie).
Per informazioni ed iscrizioni: 338.1771237 - 02.30917337
info@associazioneclessidra.it - www.associazioneclessidra.it
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