L'ANALISI
22 Agosto 2025 - 14:49
CREMONA - Da San Vito a San Siro, la Cremo in un anno ne ha fatta di strada. Un anno fa si debuttava, perdendo, allo stadio di Cosenza. Ora si debutta nientepopodimeno che a San Siro, la cattedrale del calcio italiano. E vediamo come va. Consapevolezza dei rapporti di forze che peraltro a inizio campionato sono meno perentori, ma nessun complesso da timida novizia. A San Siro la Cremo ha già vinto, anche se contro l’altra inquilina dello stadio. E appena un secolo fa ha vinto addirittura 4-1 anche in casa dei rossoneri, anche se non in questo stadio che sarebbe stato inaugurato solo l’anno dopo.
A memoria di tifoso vivente si sono fatti dispetti al Milan soprattutto allo Zini, però qualche paginetta gustosa la si è scritta anche a Milano, grazie a Nicoletti e Dezotti, e a Okereke che un paio d’anni fa tenne San Siro sull’orlo della crisi di nervi fino in fondo. Ma chiusa parentesi sul passato, il presente bussa alle porte. E il presente è una prima giornata che trova i cantieri di Allegri e Nicola ancora aperti. Ciascuno farà con quello che ha al momento.
Nicola sa che difficilmente potrà bastare chiudersi a palla come un armadillo spaventato. Rispetto alla partita col Palermo, azzima di lieviti di gioco e senza traccia di occasioni, bisogna inventarsi qualcosa per non far annoiare Maignan. E la squalifica di Vazquez non aiuta. Vedremo se Sanabria avrà modo di mettere la difesa avversaria, al momento il reparto meno consolidato dei rossoneri, nei guai anzi nei Paraguay.
Milan senza Leao, e non direi che è una cattiva notizia. Con Pulisic e Gimenez il reparto offensivo rossonero dovrebbe essere più prevedibile nei movimenti. Ma il pezzo forte del Milan è il centrocampo, ad alto tasso tecnico e di inventiva. Anche se Allegri dovesse tenere in panchina l’interessante Jashari e quel fenomeno di Modric. Sulle fasce occhio a Estupinan, che si sta dando daffare per non far rimpiangere Hernandez.
In attesa del recupero di Barbieri, peraltro anche lui squalificato, Nicola potrebbe dare a Bondo l’occasione di giocare subito da ex per reggere l’urto del reparto rossonero insieme a Grassi. Interessanti le scelte in attacco, dove un eventuale Okereke solleticato potrebbe ispirare Van de Putte a una prestazione più pungente di quella col Palermo. Da scoprire se Sanabria sarà mandato subito in prima linea.
Prestigiosa, suggestiva finché vuoi, ma è solo la prima di campionato. Imperativo guardare anche più avanti, e nemmeno di tanto. Perché alla seconda arriva il Sassuolo, dopo la sosta e a mercato chiuso si va a Verona e si riceve il Parma. Insomma le partite che indirizzano la stagione non regalano margini a chi dovesse tardare ad assestarsi. La Cremo deve crescere in fretta, lo spirito di squadra c’è ma da solo basta solo a fare degne figure. La Cremo non è qui per accontentarsi delle briciole, ha fame di risultati, tutto da vedere se troverà già a San Siro qualcosa da mettere sotto i denti. Ma l’obiettivo è chiaro, far capire prima possibile al campionato che bisogna aggiungere un posto alla tavola della salvezza. Un posto dove la Cremo si vuole sedere, e non certo per guardare gli altri che mangiano nel suo piatto.
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