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JUKEBOX GRIGIOROSSO. IL VIDEO

Mi raccomando, serie B, quell’ultimo ballo lascialo per noi

La stagione regolare della Cadetteria si è chiusa lasciando in sospeso un paio di verdetti non meno determinanti di quelli già scritti. E per il più importante c'è anche la squadra di Stroppa. L'appuntamento è fissato per la sera del 2 giugno, dalle parti del Lido di Venezia

Giovanni Ratti

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redazione@laprovincia.it

11 Maggio 2024 - 15:06

CREMONA - Cara serie B, adesso che hai fatto ballare e cantare Parma e Como, ti resta un ultimo ballo. Quello, lascialo per noi.

La stagione regolare della B si è chiusa lasciando in sospeso un paio di verdetti non meno determinanti di quelli già scritti. E per il più importante c’è anche la Cremo, che ha chiuso la prima fase del campionato su una nota alta.

La partita col Cittadella non aveva sentenze da emettere, era più che altro una specie di visita di controllo sulla salute dei grigiorossi. I quali l’hanno superata bene, ottenendo sui ventidue piedi il certificato di sana e robusta costituzione che le serviva per sedersi al tavolo dove si gioca l’ultima mano di poker con fiches ricche e ottime carte.

Su quelli che in una partita distesa e vispa hanno superato il Cittadella ci sono solo aggiornamenti positivi. Da Saro, ormai titolare, e bravo a negare al Citta anche soddisfazioni platoniche, al capitano Bianchetti che con il machete del suo esempio ha aperto la strada, a Marrone che sta trovando il ritmo partita e a Locho che non lo perde; fino a Coda che ha fatto un gol e poteva farne quattro, ma ha trovato anche lui un portiere in palla, e a Johnsen che ha scacciato i magoni parmensi.

Stroppa ha colto l’occasione per timbrare il visto d’ingresso nel calcio adulto a Guido Della Rovere, non ancora diciassette anni, e far fare un’altra scorpacciata di affetto popolare a Ciofani, che quando il neo-collega è nato teneva già famiglia.

L’allenatore grigiorosso è la persona giusta per timonare la squadra nei playoff, che sono una faccenda più di testa che di gambe. Due anni fa, nella sera magica della baldoria grigiorossa allo Zinigaglia, lui era sull’altra barricata, quella del Monza che stava per mettere le mani sulla serie A ma fu rinviato a giudizio dal giudice Alvini. Però seppe governare la complicazione, guidando i suoi alla vittoria degli spareggi.

La Cremo è in vena sul piano atletico e carica su quello mentale; adesso aspettando chi fra Catanzaro e Brescia sarà la prima sfidante, la cosa cruciale è recuperare al meglio gente importante come Ravanelli e Collocolo.

Chissà che aria tira al Venezia, dato che stavolta tocca alla squadra di Vanoli mandare giù il rospo di avere avuto nelle vele il vento della serie A per poi colare a Picco. Per una squadra umorale come quella dei vichinghi di laguna, il fantasma del Picco potrebbe essere una compagnia difficile da sopportare come una suocera petulante, di quelle capaci di mandare un matrimonio a Picco.

Un macigno ben più pesante di quello che grava sulle spalle della Cremo, che ha usato bene il tempo che ha avuto per farsi una ragione di aver perso il direttissimo per la serie A.

La stagione grigiorossa è stata zavorrata da due buchi neri, la partenza a handicap con Ballardini e il mistero tutt’altro che buffo di aver mandato a cuccia i pitbull per farsi mordere a ripetizione dai chihuahua. Ma adesso tranquilli, nei playoff ci sono solo pitbull. Anche se, diciamolo fra noi, che senso ha dare una chance di promozione a una squadra che è arrivata a diciannove punti dal terzo posto?

Ma polemizzare non serve, questa è la musica, e allora balliamo. Il ballo finale è fissato per la sera del due giugno, dalle parti del Lido di Venezia. Mi raccomando, serie B, quell’ultimo ballo lascialo per noi.

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