L'ANALISI
03 Maggio 2023 - 05:25
CREMONA - Piernicola Silvis poliziotto scrittore, torna in libreria con ‘L’errore’, romanzo d’azione, d’inchiesta e di sentimenti. Sbirro di lunga esperienza, nella sua lunga carriera ha calcato molti marciapiedi, ha portato avanti inchieste anche delicatissime, è stato protagonista della cattura del boss mafioso super ricercato Piddu Madonia e ha chiuso la carriera come questore di Foggia. Un uomo d’esperienza investigativa, come traspare in ogni suoi libro, con riferimenti precisi alle metodologie di indagine e alla psicologia di chi indaga.
In questo caso parliamo di «angeli violati», come li definisce il protagonista Pepe Ruggieri, criminologo forense che lavora per un Centro Anti-violenza di genere di Ancona, destinato a diventare presenza seriale nelle librerie e, con tutta probabilità, anche nelle sale cinematografiche. Un romanzo sui sentimenti dal ritmo incalzante, in cui nessuno dei protagonisti può considerarsi del tutto dalla parte della ragione o del torto. Il mestiere di Pepe è tutelare le donne vittime dell’aggressività di mariti, fidanzati o ex compagni. «È un libro dedicato alle donne che subiscono violenza da parte degli uomini», spiega subito Silvis parlandone con Paolo Gualandris nella videointervista per la rubrica ‘Tre minuti un libro’ online da oggi sul sito www.laprovinciacr.it.
L’errore del titolo è quello di chi considera amore il possesso e la violenza, quello di chi ne viene sedotto e quello di chi ha rovinato il proprio matrimonio per paura o disattenzione, così come ha fatto Pepe. Quarantenne, di origine palestinese adottato in Italia dopo la morte dei suoi genitori, è sposato con Flo McCarthy, bellissima giovane irlandese che lavora per un magazine digitale e frequenta gli ambienti benestanti della città. La loro tranquilla quotidianità viene sconvolta quando una sera Pepe rientra a casa e non trova la moglie. La donna alla quale per anni si è rifiutato di dare un figlio nonostante le reiterate e urgenti richieste di lei, espresse in maniera quasi ossessiva. La cerca ovunque, ma Flo sembra sparita. Disperato, contatta le amiche, i conoscenti, ma di lei non c'è traccia.
Pepe chiede aiuto alle forze dell’ordine e partono le ricerche della donna: è stata vittima di un incidente? È stata uccisa? È fuggita? Nessuno sa o immagina dove sia e cosa le sia successo, tranne la stessa Flo. Ha fatto la cosa giusta o ha sbagliato irrimediabilmente? Perché quando si commette un grave errore, la vita non consente di tornare indietro nel tempo e resettare tutto. Protagonista negativo è Toni, bellissimo e seducente, ma anche criminale violento, stupratore e assassino seriale. «Ho messo su piani di contrasto totale un personaggio come Pepe, che ha importato la propria vita alla tutela delle donne, e Toni, che sembra affascinante e tranquillo e invece si rivela essere personaggio inquietante. È un romanzo in cui i due nemici giurati si scontrano».
Emotivamente coinvolgente il passaggio in cui i due si affrontano vis a vis al termine dell’inseguimento e lo scontro si fa verbale. «Non è stato facile scrivere questo dialogo finale perché sono dovuto entrare in una mentalità, quella del criminale, a me completamente estranea». Sulla base della propria esperienza di investigatore, Silvis traccia un utile identikit di questo tipo di uomo, fornendo indicazioni su comportamenti e dettagli che devono fare alzare le antenne alle vittime potenziali.
«Uno dei primi segnali d’allarme è il forte narcisismo che caratterizza questi orchi. C’è poi da prestare attenzione ai tentativi di manipolazione che si manifestano fin dall’inizio, che tendono a far sentire la vittima più piccola di quella che in realtà sia, quelli del magari detto bonariamente ma reiterato ‘te l’avevo detto... avevo ragione io...’ che sono in grado di attirare in rete donne infelici per altri motivi».
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