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LUPPOLO IN ROCK FESTIVAL: IL VIDEO

Con metal, hard and heavy si scatena l’uragano di note

Trionfale chiusura della tre giorni musicale alle ex Colonie Padane. La maglia della Cremonese in regalo a Cavalera dei Soulfly

Luca Muchetti

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redazioneweb@laprovinciacr.it

24 Luglio 2023 - 08:23

CREMONA - Trionfale chiusura, ieri sera nel parco delle Ex Colonie Padane, per il Luppolo in Rock. Oltre duemila persone hanno popolato l’area all’aperto per vivere l’ultima delle tre giornate di concerti in riva al fiume. Metal, hard and heavy in tutte le possibili declinazioni anche per l'ultima giornata di concerti con - ospiti super attesi - i Soulfly e i Carcass. I Soulfly sono una creazione di Max Cavalera, storico chitarrista brasiliano dei Sepultura il quale - chiusa l'esperienza con questi ultimi - nel 1997 ha voluto dare vita a una nuova e fortunata esperienza musicale che ancora oggi continua con dodici album all’attivo e più di uno registrato al di fuori dei confini americani. La vita di questa band è un continuo mutamento: si avvicendano a ogni album nuovi componenti e turnisti, i quali fanno perno attorno al mutaforma progetto dell’instancabile Max Cavalera. Totem, del 2022, è l'ultima creazione del gruppo. Calorosissima l’accoglienza del pubblico del Luppolo trascinato in un set di inaudita potenza rock. Cavalera (grande appassionato di calcio) ha chiesto di avere una maglietta della Cremonese. Desiderio soddisfatto: al musicista è stata consegnata una maglietta con tanto di nome stampato sulle spalle.

Max Cavalera, storico chitarrista brasiliano e, sotto, la maglietta della Cremonese che gli è stata consegnata con tanto di nome stampato sulle spalle

Una scossa continuata senza tregua subito dopo, in chiusura di serata con i Carcass, formazione britannica considerata fondatrice del genere grindcore e pioniera del genere death metal. Anche da loro un uragano rock che ha suggellato nel migliore dei modi l’edizione 2023 del festival, anche quest’anno premiato da molte presenze dall’Italia e dall’estero fra il pubblico. Quella di ieri è stata anche la giornata dell'orgoglio cremonese perché nella prima parte della giornata in cartellone figuravano anche i Cripple Bastards, band per metà astigiana e per metà cremonese (con Andrea Schintu al basso e Roberto Polledri alla chitarra) abituata a partire per tour dal Giappone agli Stati Uniti e a condividere il palco con mostri sacri del genere come i Napalm Death. Una partita nel cortile di casa, per loro, e con un pubblico ancora più entusiasta perché disseminato di fan e amici di vecchia data.

I ‘Cripple Bastards’, band per metà cremonese. Sotto, parte delle migliaia di appassionati accorsi alle Colonie Padane

Il bassista dei Possessed durante la sua esibizione sul palco del Luppolo in Rock

A completare il potentissimo cartellone domenicale del festival, anche gli Slug Gore (band di recente formazione e votata a un hardcore schietto e diretto, hanno appena pubblicato il loro debutto discografico Extraterrestrial Gastropod Mollusc) e i Possessed (considerati da molti come la prima death metal band di sempre). Con la chiusura del festival di ieri si chiude anche la prima e più consistente fase dei festival dedicati al rock, pop e dintorni nella stagione estiva. All’inizio del mese, pochi metri più in là delle Colonie Padane, e cioè al Parco Lungo Po Europa, si erano tenuti i concerti del Tanta Robba Festival, e prima ancora era stato il Porte Aperte Festival a portare la musica dal vivo sul palco di Porta Mosa. Il Luppolo in Rock si conferma uno dei principali festival cremonesi in termini di qualità, visibilità e popolarità della proposta. Ora si aspetta, in coda all’estate, il momento di altri due concerti, stavolta nel cuore del centro storico. Il 2 e 3 settembre piazza del Comune ospiterà infatti i live di Massimo Ranieri, Rondo Da Sosa e Neima Ezza.

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