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MUSICA

Con l'Orchestra Cremona Antiqua brilla la stella di Pagano

Al Ponchielli l’ensemble diretto da Antonio Greco ha proposto un programma che spazia nel Settecento. Da Haydn a Mozart, dal Barocco all’anticipazione del Romanticismo. In evidenza il giovane violoncellista solista

Giulio Solzi Gaboardi

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15 Dicembre 2022 - 12:25

CREMONA - Grande accoglienza ieri sera al teatro Ponchielli per l’Orchestra Cremona Antiqua e per il giovanissimo solista, Ettore Pagano, astro nascente del violoncello e vincitore, a soli 19 anni, di oltre quaranta premi internazionali. Nel programma la Sinfonia in Sol min op.6 n.6 di Bach, Concerto per violoncello e orchestra n. 1 in Do maggiore e la Sinfonia n. 44 in Mi minore Trauer – Symphonie di Haydn, e la Sinfonia in La maggiore n.29, KV 201 di Mozart. I tre brevi movimenti della Sinfonia in Sol minore di Bach ci ricordano che la sinfonia, come forma, originariamente derivava dall’ouverture dell’opera italiana, ma il contenuto e l’originalità dell’opera la contraddistinguono come una delle più significative nella notevole sequenza di sinfonie in sol minore provenienti da questo periodo.

Del Concerto n.1 in do maggiore di Haydn, il primo tempo, Moderato, procede deciso e ritmicamente misurato con un andamento quasi di marcia, e sta formalmente in bilico fra il modello del concerto barocco e quello moderno del tempo di sonata, che lo stesso Haydn andava fissando. Nell’Allegro molto finale ricorre con particolare spicco il ritornello iniziale, al modo che appariva anche nel concerto barocco, ma con la brillantezza arguta qui già tipica dì Haydn. La Sinfonia n. 44 è suddivisa in un serioso Minuetto, costituito da un rigoroso canone in diapason, dall'Adagio, splendido e solenne, e dal Presto finale, di rara capacità tensiva.

La Sinfonia n. 29 testimonia un avvicinamento di Mozart agli stilemi dello Sturm und Drang e del Romanticismo, ed è costituita da un Allegro moderato che vede una conciliazione tra stile dotto e galante, un Andante, che prescrive gli archi in sordina, un Minuetto, segnato da netti contrasti dinamici, e il Finale di tinte quasi drammatiche, secondo un tratto peculiare dello stile del Mozart maturo.

Lo splendido programma è avvalorato dall’eccellenza dell’orchestra Cremona Antiqua, diretta magistralmente da Antonio Greco, profondo conoscitore del repertorio classico e barocco. A ciò si aggiunge che Cremona Antiqua utilizza strumenti antichi (e repliche di questi) per garantire l’autenticità del suono. Menzione speciale a Ettore Pagano, solista di straordinaria bravura e lucidità.

RIPRESE: FOTOLIVE/SALVO LIUZZI

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