L'ANALISI
CREMONA - IL VIDEO
16 Novembre 2021 - 18:52
CREMONA - «Dopo». Un avverbio, solo un avverbio, ma gravido di possibilità, di prospettive, di sogni, ma anche di possibili disillusioni, incubi, paure. Cosa sarà il dopo pandemia: è questo il tema del contest lanciato da BookCity: «#DOPO - Che cosa significa per gli studenti e le studentesse delle scuole superiori?». Giovedì alle 19 saranno premiati i migliori lavori degli studenti. Fra questi anche il video «Prisonnier nombre dix neuf» di Umberto Pagliari, studente della classe 5ª B del liceo delle scienze applicate del Torriani. Umberto Pagliari ha intrecciato la vicenda del Conte di Montecristo di Alexandre Dumas e la situazione di isolamento, di lockdown cui siamo stati costretti durante la pandemia. «Ho pensato di accostare la vicenda del romanzo di Dumas e in particolar modo la condizione di prigioniero del Conte di Montecristo e la sua scarcerazione dopo 14 anni di prigionia al lockdown che abbiamo subito durante la pandemia — spiega lo studente del Torriani —. All’uscita dal carcere il Conte di Montecristo si ritrova a fare i conti con un mondo e una società che non riconosce più. Questa mi è parsa potesse essere la condizione che siamo chiamati a vivere anche noi oggi e con cui dovremo confrontarci dopo, ovvero una volta che la pandemia e l’emergenza sanitaria avranno termine».
Il video di Umberto Pagliari si sviluppa lungo un tessuto narrativo ed emozionale, scritto dallo studente, che trova un suo corrispettivo iconico nelle immagini che più che descrivere evocano, che rappresentano indizi legati alla vicenda del Conte di Montecristo, senza necessariamente narrarla. «Mi hanno detto che il mio lavoro è piaciuto per il tipo di scrittura e per le citazioni e i riferimenti che sono riuscito a mettere nel video — afferma —. E pensare che tutto è partito da una semplice constatazione: leggere il Conte di Montecristo mi ha appassionato, poi è arrivata la proposta della mia professoressa Riccarda Gavazzi e mi sono messo all’opera per declinare quel Dopo, ovvero il tema del concorso di BookCity». Ed ancora il Torriani sarà protagonista sempre a BookCity con la premiazione delle testimonianze degli studenti della classe 1ª D, oggi seconda informatici pubblicate nel volume "Le storie siamo noi. Diari dalla terra del Coronavirus", curato dal Centro Formazione Supereroi con la prefazione di Edoardo Brugnatelli. A firmare i racconti sono stati Beatrice Cottarelli, Selene Bramati, Cloe Brognoli, Niccolò Bertoni, Mattia Bertoni, Andrea Ventura e Alessandro Ronna. I giovani scrittori dal fronte della pandemia hanno utilizzato uno stile narrativo che presuppone un narratore esterno e non per questo onnisciente. I personaggi sono raccontati in terza persona singolare e anche questo è un bel segno di capacità di rielaborare e cercare la giusta distanza da una situazione eccezionale e straordinaria. Che ha investito la vita di tutti e che non è detto ci cambierà realmente.
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