L'ANALISI
11 Aprile 2023 - 16:05
CREMONA - Lo scorso 6 aprile il runner 26enne Andrea Papi è stato aggredito e ucciso da un orso mentre faceva jogging tra i boschi di Caldes in Val di Sole, una zona molto frequentata dai turisti cremonesi. Si tratta della prima aggressione mortale di un uomo da parte di un orso sulle Alpi da un secolo. La provincia autonoma di Trento ha quindi emesso l'ordinanza di dare la caccia all'orso per abbatterlo, che era già stata firmata il 24 giungo 2020, quando lo stesso orso aveva aggredito due escursionisti. L'ordinanza era stata sospesa a suo tempo, ed è stata sospesa un'altra volta a poco più di una settimana dall'aggressione mortale del 6 aprile.
In seguito a ciò si è scatenato un polverone mediatico tra chi sostiene che il macabro fatto sia il frutto di un ripopolamento incontrollato degli orsi nella zona, che oggi ammontano a più di 100, e chi difende l'animale, sostenendo che la causa della tragedia sia l'incapacità dell'uomo di convivere con la natura. Tu che cosa ne pensi? Vota il nostro sondaggio.
Penso che il runner sia stato imprudente a percorrere una zona notoriamente popolata da orsi
Penso che gli orsi non abbiano colpa per quello che è successo, è l'uomo che non sa rispettare la natura e i suoi spazi
Penso che la colpa sia delle istituzioni che hanno ripopolato la zona senza controllo, rendendola pericolosa e curandosi solo del benessere degli animali e non della sicurezza delle persone
Se è da un secolo che un orso non uccide un uomo significa che questo è particolarmente pericoloso e va abbattuto
Considerato che quella zona è stata ripopolata di orsi a questo punto bisogna rendere sicuro il bosco realizzando dei percorsi protetti che consentano all’uomo di frequentarlo in sicurezza
Non ho un'opinione in merito
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