E’ uno spaccato dell’esistente, è un motivo di riflessione per i genitori, per chi ha figli in età da asilo o elementare, ma anche oltre. Angela Biscaldi, ricercatrice in antropologia culturale presso il dipartimento di Scienze sociali e politiche dell’Università degli Studi di Milano, firma la ricerca dal titolo: Etnografia della responsabilità educativa, pubblicato da Archetipolibri (pagine 260, 21 euro). Il titolo potrebbe trarre in inganno e far pensare ad un lavoro specialistico e per antropologi, ma così non è, anzi è un volume che non può che essere consigliato a chi è genitore ed educatore. La natura scientifica della ricerca sul campo non ostacola la lettura di un libro che dice molto dell’e ssere genitori oggi, che fotografa con chiarezza ed un linguaggio diretto e preciso la condizione in cui si trovano ad agire i genitori alle prese con la complessità del mondo e senza più punti di riferimento, senza più un orizzonte verso cui proiettare il futuro del nucleo familiare e l’edu cazione dei figli. Il volume va in cerca della definizione e della documentazione del senso diresponsabilità — educativa e affettiva—che caratterizza o dovrebbe caratterizzare l’agire educativo di mamma e papà, delle maestre ma anche degli stessi bambini. Angela Biscaldi ha preso in esamela realtà delle scuole cremonesi: nidie maternecoprendola fascia che va da 0 a 6 anni. Il volume è frutto di una ricerca sul campo importante per il numero di soggetti coinvolti. Sono stati interpellati nelle scuole comunali: 1029 bambini di cui 305 migranti, sedici educatrici, 38 famiglie. In 207 bambini hanno prodotto elaborati grafici; nelle scuole statali sono stati coinvolti 411 bambini di cui 79 migranti, sette educatrici, 28 famiglie e sono stati prodotti dai bambini 104 disegni. Per quanto riguarda le scuole paritarie hanno aderito 363 bambini di cui sette migranti, otto educatrici 20 famiglie e sono stati prodotti 111 elaborati grafici.