Non è facile trovare le parole per definire questo progetto musicale… una fusione ideale di musicisti che con passione suonano country blues e ragtime, hokum e jug band music, e tutta quella musica rurale degli anni Venti e Trenta del Novecento. Veronica Sbergia e Max De Bernardi, gli ideatori della band, girano il mondo cercando di tenere vivo questo retaggio musicale ricco e prezioso, rispettandone il linguaggio originale e lo stile ma adattandone nel contempo i contenuti attualizzandoli nei nostri giorni. L’utilizzo di strumenti strettamente acustici e decisamente poco convenzionali (ukulele, washboard, kazoo, washtub bass giusto per nominarne qualcuno…) – e la scelta di guardare all’essenza di queste musiche trovano già piena espressione nel primo CD “Veronica & The Red Wine Serenaders”, cui partecipano altri prestigiosi musicisti, amici per affinità. Il vaudeville, i medicine show, il ragtime, il blues, il gospel e lo spiritual nel nuovo spettacolo musicale di Veronica Sbergia. Un concerto che non è solo concerto ma un viaggio attraverso le piantagioni del sud degli Stati Uniti, i bordelli di New Orleans, il proibizionismo con tutti i suoi controsensi, le barrelhouse del Delta del Mississippi e le prigioni della Louisiana, un percorso che si snoda sul filo delle voci delle grandi cantanti degli anni Venti e delle registrazioni sul campo dei bluesmen dimenticati, fino ad arrivare al blues urbano della Grande depressione del ’29. Una sorta di carrozzone circense dove con gli strumenti della tradizione musicale americana (chitarre resofoniche e acustiche, ukulele, banjo, washboard, kazoo) Veronica e Max faranno scoprire l’attualità spiazzante della musica degli anni ’20 e ’30.Tra aneddoti e proiezioni il concerto si dipanerà nel meglio del repertorio presentato in questi anni dai Red Wine Serenaders nei tour in Italia e all’estero, con il piglio ironico e coinvolgente che contraddistingue gli Show dei “Menestrelli del Vino Rosso”. Verrà presentato l’ultimo album di Veronica Sbergia e Max De Bernardi, da cui lo show teatrale prende il titolo, “Old Stories for Modern Times”