L'ANALISI
11 Novembre 2025 - 10:17
Payton Willis a Trapani
TRAPANI - La Vanoli esce sconfitta dal parquet di Trapani ma con la consapevolezza di aver disputato una partita di grande spessore. Contro la capolista virtuale del campionato — senza la penalizzazione di quattro punti sarebbe prima — la squadra di Gigi Brotto ha lottato alla pari fino agli ultimi istanti, arrendendosi solo nel finale (96-90) dopo essere rimasta a un possesso di distanza a meno di un minuto dall'ultima sirena.
Una prestazione convincente per atteggiamento e intensità, ma ancora una volta macchiata da un secondo tempo in cui le percentuali al tiro si sono abbassate troppo, proprio come accaduto contro Cantù. Peccato, perché la Vanoli aveva approcciato il match con personalità, spaventando Trapani già nei primi minuti grazie a un Casarin ispiratissimo e a un gioco corale che aveva trovato buone soluzioni in attacco.
Coach Brotto ha alternato con intelligenza difesa a uomo e a zona, cambiando spesso quintetto e trovando risposte convincenti da più giocatori. La gara è rimasta in equilibrio per tre quarti, con continui sorpassi e controsorpassi, prima che Trapani riuscisse a piazzare il primo break significativo grazie al talento di Notae, decisivo con le sue triple (79-71 a inizio ultimo quarto.
Cremona ha comunque reagito, trascinata da un’improvvisa fiammata di Ndiaye che ha riaperto i giochi portando i biancoblù fino al -3 (91-88) a meno di un minuto dalla fine. Ma proprio nel momento più delicato, ancora Notae ha firmato la tripla che ha messo fine alle speranze biancoblù.
A fare la differenza, oltre alle percentuali, sono stati i rimbalzi offensivi dei siciliani: ben 17, troppe seconde e terze opportunità concesse agli uomini di Repesa. La Vanoli esce sì sconfitta, ma con la consapevolezza di essere una squadra vera, capace di giocarsela alla pari anche sul campo più difficile del campionato.
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