Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CALCIO: CREMONESE

Nicola avverte: "Il Sassuolo concede pochi spazi. Sarà una bella verifica"

Ancora out Barbieri e Johnsen. "Potrei cambiare qualche interprete, tutti devono essere coinvolti e io potrò sperimentare altre cose"

La Provincia Redazione

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

28 Agosto 2025 - 13:45

Nicola avverte: "Il Sassuolo concede pochi spazi. Sarà una bella verifica"

Davide Nicola

CREMONA Davide Nicola avverte tutti: il Sassuolo non gioca come il Milan, concede meno spazi, ha una difesa solida e colpisce forte con gente come Laurienté e Pinamonti.

«Le grandi squadre - spiega il tecnico della Cremonese - giocano alte e fanno male, ma dietro contendono spazi. Le squadre che hanno gli stessi obiettivi della Cremonese lasciano meno spazi e ti fanno giocare male».

Un antipasto di quello che si potrebbe vedere allo Zini, dove i grigiorossi sono pronti a esordire di fronte al proprio pubblico.

«Il Sassuolo ha una buona qualità, l’avete conosciuto l’anno scorso e sapete che è una squadra organizzata e strutturata. Conta su Pinamonti che porta in dote una bella media gol, ha operato acquisti di spessore per la categoria e c’è sempre Berardi che in questo contesto è determinante. Difensivamente è organizzato molto bene, fa un gioco scaglionato che non ti dà velocità, allo stesso tempo ha forza di gamba nelle ripartenze. Sarà una gara tosta nella quale capire il momento ideale per colpire. Lo abbiamo studiato per adattarci al meglio. Credo sia una verifica interessante perché avremo meno spazi da sfruttare».

Dopo Milano quanto c’è da migliorare?

«Dal punto di vista dei miglioramenti c’è tutto su cui lavorare. Abbiamo ancora giocatori da integrare e quindi ti concentri su quello che è stato già fatto. Secondo me la differenza arriva è fatta da organizzazione e spirito. Bisogna capire che ogni avversario ha le sue caratteristiche e che ti porta a giocare gare diverse».

I convocati contro il Sassuolo potrebbero già formare una lista quasi definitiva per capire chi dovrà partire?

«Il gruppo è già cambiato tante volte da quando sono qui e lo farà ancora fino a settembre: la società sta lavorando forte, noi pensiamo solo al campo. Non ho tutti sullo stesso livello di condizione, quindi i conti che faccio sono costruire una bella gara tenendo conto delle condizioni di tutti. Un giocatore è determinante quando cambia la gara, anche giocando pochi minuti».

Dopo la vittoria a Milano che settimana avete vissuto?

«Più corta di un giorno per lavorare ma non ho saltato nulla. I ragazzi hanno lavorato con impegno e soddisfazione per la vittoria, per lo spirito e l’organizzazione che vogliamo raggiungere. A volte non raccoglieremo sempre così».

La situazione infortunati?

«Barbieri sfrutterà la settimana di sosta per aggregarsi al gruppo. Non l’ho ancora visto praticamente. Johnsen ha ancora un problemino e sfrutterà anche lui la sosta. Bonazzoli ha preso una botta ed è in dubbio ma magari ne approfitto per verificare alte cose. Ritrovo Vazquez e Valoti dopo la squalifica».

Quanto conta per un tecnico avere esperienza in categoria?

«Grosso l’esperienza ce l’ha, anche fuori dall’Italia e ha giocato a certi livelli, non è un esordiente. Ha delle idee e verrà qui per cercare di crearci problematiche, ma noi volgiamo fare altrettanto».

Sanabria da subito?

«Vediamo come costruire la gara. Io solitamente cambio i giocatori, tutti devono sentirsi partecipi, in questo calcio i titolari sono minimo sedici, poi ci sono tutti gli altri che lottano e sgomitano. Qualcuno esce alla distanza, ma l’ambizione è voler partire tutti dall’inizio».

Circola il nome di Vardy che fa impazzire tutti. Come commenta?

«Ho il Sassuolo a cui pensare e non dico altro. A bocce ferme citeremo Vardy che a livello di calcio ha qualità. Io parlo di Cremonese che gioca col Sassuolo a fine mercato parlerò di più».

Pezzella unico mancino, ne chiede un altro o c’è chi può giocare a sinistra?

«Pezzella ha firmato un assist di sinistro ma dalla stessa zona lo ha fatto anche Zerbin di destro. Quindi non è un discorso di piede. A sinistra si può adattare Zerbin ma anche Floriani Mussolini. Non Sernicola perché per me è un braccetto difensivo».

Mercato aperto a stagione in corso. Cosa ne pensa?

«Nessun allenatore ama questa formula, noi allenatori ci adattiamo a ciò che accade. I ritiri sono fini a se stessi perché finisci per lavorare con gente che poi ti lascia. La cosa migliore sarebbe comprimere la durata del mercato o posticipare la preparazione».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400