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BASKET: SERIE A2. L'INTERVISTA

«Felice per la riconferma. Sarà una Juvi più atletica»

Coach Bechi soddisfatto al terzo anno con la maglia della Ferraroni: «Un bellissimo segnale di fiducia. Sarà una stagione dal livello ancora più alto rispetto a quello dello scorso anno. Ma saremo pronti»

Fabrizio Barbieri

Email:

fbarbieri@laprovinciacr.it

09 Giugno 2025 - 08:16

«Felice per la riconferma. Sarà una Juvi più atletica»

Coach Bechi

CREMONA - Terzo anno consecutivo sulla panchina oroamaranto per coach Luca Bechi, confermato alla guida della Juvi Ferraroni Cremona in Serie A2. Un segnale di continuità e fiducia, raro nel basket moderno, che racconta molto di un progetto tecnico solido e condiviso. Bechi ora è a casa sua a Livorno. Il tono è rilassato, lo sguardo è già proiettato alla prossima stagione.

Coach, un po' di riposo finalmente?
«Sì, sono a casa a Livorno, a due passi dal mare. Qui è un po' come essere in vacanza. Dopo mesi intensi in palestra, è importante staccare per qualche settimana, anche se con la testa si è già al lavoro».

C'è già qualche novità sul fronte conferme?
«Parleremo con tutti i ragazzi da oggi. Qualche conferma potrebbe arrivare, ma è tutto da definire. Dipenderà dalle valutazioni tecniche e dalle possibilità di mercato. Non sarà semplice, ma il dialogo con i giocatori è aperto e costruttivo».

Tre anni consecutivi con la Juvi: un piccolo record in questi tempi frenetici.
«Sì, e non lo do per scontato. Ho ringraziato la società, la famiglia Ferraroni, per la fiducia che non è mai gratuita. Stare per più stagioni nello stesso posto vuol dire molto, sia all'esterno – perché trasmette solidità – sia all'interno, perché consente di conoscere meglio le dinamiche e integrarsi nel tessuto della società. Un valore aggiunto, insomma».

La sua filosofia cestistica resta la stessa o si adatterà al nuovo roster?
«Ho delle idee ben precise, una filosofia che mi guida. Ma è ovvio che ogni stagione va costruita partendo dalla realtà. Quella appena conclusa è stata un po' un 'campionato pilota', da cui abbiamo tratto molte lezioni. Abbiamo capito, ad esempio, quanto siano fondamentali fisicità e atletismo per competere a certi livelli. Abbiamo ricevuto input chiari in questa direzione e ci muoveremo di conseguenza. Naturalmente, tutto dipenderà dalle opportunità che ci offrirà il mercato».

Parlando di mercato: quali sono le caratteristiche tecniche che serviranno di più alla Juvi 2025/26?
«Servono giocatori intensi, pieni di energia, capaci di incidere su entrambi i lati del campo. Abbiamo sofferto troppo la dipendenza dal tiro da tre punti, quindi dobbiamo trovare maggiore equilibrio tra gioco interno ed esterno. Rimbalzi e pericolosità da fuori sono aspetti cruciali. In difesa, invece, servono atleti duttili, in grado di leggere le situazioni, assorbire varianti tattiche e difendere uno contro uno con efficacia».

Si aspetta un campionato di A2 ancora più competitivo?
«Assolutamente sì. Il livello si è alzato e ormai tutte le squadre ne sono consapevoli. Le contendenti saranno ancora più agguerrite. Già dai primi movimenti di mercato si capisce che ci sono società con grandi ambizioni. Penso a Livorno, che si è salvata ai playout e ora punta apertamente ai playoff. Anche le squadre della fascia 9-15 si sono rinforzate. Verona, ad esempio, ha un budget importante e ha scelto un allenatore vincente come Cavina per ripartire con decisione. Il livello medio si alzerà ancora».

Nel finale di stagione si è vista una bella risposta da parte dei tifosi.
«È una delle cose più belle di quest'anno. Si è creato un legame forte tra squadra e territorio, un circuito virtuoso che dobbiamo preservare. L'iniziativa del club di seguire le partite di playoff al PalaCava tutti insieme è stata significativa: ha acceso un senso di appartenenza. Questo entusiasmo va coltivato e coinvolgerà anche il settore giovanile, che sarà sempre più centrale. Alla festa al Bocciodromo abbiamo ricevuto tanti complimenti per lo spirito che la squadra ha trasmesso: è un patrimonio da difendere».

Quindi, coach Bechi è pronto per la nuova sfida?
«Lo sono eccome. Questo terzo anno rappresenta un'opportunità per consolidare quanto di buono fatto finora e alzare l'asticella. Vogliamo costruire una squadra competitiva, che incarni la nostra identità e il nostro modo di giocare. Ma anche una squadra che la gente di Cremona possa riconoscere come propria».

Un messaggio ai tifosi?
«Stateci vicini come avete fatto nei momenti più delicati. Abbiamo bisogno del vostro calore, della vostra voce e della vostra passione. Solo così possiamo continuare a crescere insieme, passo dopo passo. La Juvi è un progetto che guarda al futuro, e il futuro si costruisce con tutti: staff, giocatori, società, e soprattutto con il pubblico».

Con il carisma e la chiarezza delle idee che lo contraddistinguono, Luca Bechi si prepara a scrivere un altro capitolo della storia juvina. Il futuro è ancora tutto da disegnare, ma il tratto è fermo, e la direzione chiara: energia, identità, e crescita condivisa. La Juvi riparte da qui.

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