L'ANALISI
03 Aprile 2025 - 22:33
Polanco della Juvi
RIMINI - Non riesce alla Juvi Ferraroni l’impresa di sbancare il parquet di Rimini, seconda in classifica e che ha ampiamente dimostrato tutto il proprio potenziale. I cremonesi hanno offerto una prova generosa, senza però avere le armi sufficienti per rispondere ai cambi di ritmo ed intensità dei romagnoli. Sconfitta che comunque non è da buttare per l’atteggiamento mostrato, che dovrà essere mantenuto nei prossimi impegni che sembrano essere decisamente più alla portata. Quintetto inedito quello scelto da coach Luca Bechi, con La Torre dentro per motivi difensivi assieme a Washington e Polanco, con i soliti Giombini e Barbante sotto le plance. Parte forte Cremona, con 5 punti proprio di quest’ultimo nello 0-6 iniziale. Simioni e Robinon rianimano immediatamente Rimini, che pareggia con la rubata e contropiede di Marini. La Juvi insiste però e ancora con Barbante scappa sul 6-11 obbligando coach Dell’Agnello a spendere la prima sospensione. Robinson riporta avanti Rimini, che scappa a più 6 con la tripla di Masciadri e obbliga questa volta Bechi a fermare la partita. Nella seconda frazione Cremona prova a restare in scia con le triple, di Bertetti e capitan Tortù per il 26-25 del 13’. Subiscono però molto dentro l’area i cremonesi, oltre a caricarsi presto di falli, e così Rimini può provare il primo strappo significativo, 37-28 al 16’ sulla tripla di Robinson. All’intervallo gli ospiti inseguono di 15 lunghezze dopo una prima metà discreta offensivamente ma non sufficiente nella propria metà campo, dove la RBR arriva tirando ben oltre il 50% dal campo e dando la sensazione di non stare nemmeno forzando troppo la mano.
Un’inerzia che non cambia a inizio ripresa, quando Robinson e Marini dispensano assist per tutti e Rimini vola a +18 dopo tre minuti, con Bechi che non può far altro che chiamare nuovamente time out. Al rientro in campo rosicchia qualcosa Cremona, che torna a meno 13 con Barbante e Bertetti, fallendo anche il possesso per avvicinarsi ulteriormente. I padroni di casa però fanno sentire il fisico e gli oroamaranto non riescono ad avvicinarsi al ferro avversario. L’ultimo periodo scivola via senza troppi sussulti, con la Juvi che ci prova fino alla fine ma con Rimini che amministra con relativa facilità e conquista una vittoria che la tiene in scia alla capolista Udine.
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