L'ANALISI
16 Marzo 2025 - 22:27
Il biancoblù Christon
MESTRE - Era il 3 giugno 2019 quando la Vanoli usciva a braccia alzate dal Taliercio di Mestre contro Venezia. A distanza di 2.113 giorni, Cremona non è riuscita a centrare per la seconda volta l’impresa di portare a casa due punti in casa della Reyer. Al di là della prestazione poco convincente dei biancoblù, è oggettivamente difficile poter pensare di piegare una formazione di primissimo livello come quella di Spahija, dotata di talento, qualità e soprattutto fisicità. Perché un giocatore come Kabengele è praticamente impossibile da marcare per una squadra del livello della Vanoli. Muscoli, altezza, energia fuori dal comune quelle del canadese. E con lui anche i vari Parks e Wiltjer, con l’aggiunta dei minuti di qualità di Simms. Cremona ci ha messo del suo, mettendo meno tenacia e meno di quello spirito che, nelle ultime partite (insieme ai nuovi innesti), ha cambiato il modo di stare in campo e prodotto qualche buon risultato. Ma se con Trento e Trapani sono arrivate due imprese, una squadra che lotta per evitare gli ultimi due posti non può trasformarsi in una macchina infernale.
La sconfitta è da accettare, ma con lo sguardo già alla prossima sfida contro Sassari e quella successiva in casa contro Treviso.
A fare la differenza nel match del Taliercio è stata proprio la fisicità della Reyer, che ha dominato a rimbalzo e ha respinto in modo deciso tutti i tentativi della Vanoli. Troppe le seconde possibilità regalate ai padroni di casa, unite a una tremenda percentuale al tiro.
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