L'ANALISI
CALCIO SERIE B
13 Marzo 2025 - 13:55
Giovanni Stroppa
CREMONA - Sarebbe stata la gara dell’ex. Sarebbe stato un atteso protagonista non solo nelle file dei grigiorossi ma anche per il pubblico rosanero, che lo ha conosciuto molti anni fa. Invece Franco Vazquez salterà per squalifica il big match tra Palermo e Cremonese dopo la pesante sentenza del giudice.
Sentenza che ha colto di sorpresa Giovanni Stroppa («Non mi aspettavo questa decisione») che smentisce anche di essersi scusato nello spogliatoio del Bari («Assolutamente no, non ho fatto le scuse a nessuno»). Il tecnico è più preso a capire come sostituire il bomber argentino. Ci sarà un giocatore preciso o ruoterà più profili?
«Per caratteristiche ci sono giocatori che possono alternarsi o occupare quella zona di campo, ci stiamo lavorando. Johnsen ha fatto molto bene contro il Catanzaro, ma confido molto anche in Bonazzoli che potrebbe essere un’alternativa valida. Chiaro che la settimana di lavoro e il campo mi danno la possibilità di capire chi è più pronto».
Perché come ammette Stroppa, la squadra che vince si può anche cambiare.
«Perché è innegabile che la squadra abbia espresso una qualità importante con il Catanzaro, ma è sempre l’aspetto mentale che fa la differenza e se qualcuno dà meno dal punto di vista mentale sono obbligato a cambiare formazione per rispetto degli altri. La possibilità di cambiare c’è, ho giocatori importanti in tutti i ruoli e se tutti stanno concentrati per guadagnarsi il posto la mia porta è sempre aperta, quindi aspettatevi cambiamenti ogni volta».
A proposito di Johnen, Stroppa dalla panchina lo richiama spesso. Perché?
«Io sono uno che rompe le scatole sempre e non accetto le pause. Se facciamo un calcio pensato voglio vedere gente con la testa su quello che deve fare. Altrimenti viene difficile per tutti giocare. Al di là di questo, a volte lo faccio perché sbaglia la giocata semplice, anche se Johnsen ha una grandissima fantasia e a volte inventa cose che non ti aspetti. Non voglio toglierli questo aspetto, chiedo solo precisione quando fa le cose semplici. La stessa cosa accadeva anche a Vandeputte perché c’è stato un periodo in cui voleva fare cose difficili e invece doveva pensare in modo semplice. Da quando lo ha fatto è esploso».
Bonazzoli è stato citato per il ruolo di trequartista, ma ultimamente sembra fuori dalle rotazioni. È indietro come condizione?
«Rappresenta una scelta diversa per caratteristiche, perché può essere anche un giocatore più avanzato. Bonazzoli può fare tutto, ma in questo momento ho visto meglio altri calciatori. Verso di lui c’è massima stima, ha qualità diverse che torneranno utili».
Dopo il big match contro il Catanzaro ne arriva un altro ancora più tosto, tra due squadre che la scorsa estate erano tra le big ai nastri di partenza. Il Palermo arriva da cinque risultati consecutivi con l’attaccante Pohjanpalo che va a segno da quattro gare. In che contesto si gioca la sfida?
«In un da serie A, ognuno di noi pagherebbe per giocare questa partita. Il Palermo come la Cremonese è una squadra forte e fisica, ha individualità e sta trovando continuità in questo periodo. Quindi sarà una gara difficile come lo è stata quella contro il Catanzaro. A me interessa la mia squadra, portiamo in campo stesse caratteristiche caratteriali».
Contro il Catanzaro la linea difensiva alta e aggressiva è stata la vera differenza?
«Una mano per giocare in questo modo te la danno gli attaccanti che sporcano le giocate, quindi dai possibilità ai difensori di essere aggressivi e verticali con la possibilità di andare a chiudere ogni giocata. Se gli attaccanti non fanno quel lavoro sporco permetti agli avversari di giocare palle pulite».
A questo proposito, Ravanelli si è staccato spesso da dietro, è stata una sua specifica indicazione?
«Ho sempre cercato di lavorare così anche altre volte, il nostro gioco è lì da vedere. Quando si proietta in avanti un calciatore non è solo questione di passaggio, ci sono tempi e fasi di gioco fondamentali perché l’anticipo sull’avversario crea la superiorità numerica».
Per la Cremonese a livello psicologico che impatto comporta perdere un giocatore come Vazquez in questa fase finale della stagione?
«Non sono preoccupato ma abbiamo perso un giocatore importante per quello che ha fatto. Mi ripeto: chi entra andrà a duemila all’ora ma mi spiace non avere anche Vazquez».
Collocolo rientra a destra?
«Se Colloco va più forte di Zanimacchia e Barbieri andrà in fascia, se sarà più forte di Pickel giocherà mezzala. Dipende dalla volontà di conquistarsi il posto, perché questa voglia di guadagnarsi il posto alza l’asticella e mi dà la possibilità di scegliere. Se Collocolo si impegna può entrare e fare qualsiasi cosa. Posso chi sta fuori: Majer è fermo per febbre, Saro ha finito da un pezzo, mentre rientra Valoti».
Durante il contro il Catanzaro abbiamo visto la festa per il gol di Ravanelli, l’abbraccio fra Stroppa e De Luca dopo il cambio, tanti applausi per Pickel. Episodi che indicano che c’è un gruppo vero?
«Su questo mi ripeto: continuo a dure che il gruppo lavora a tremila all’ora in settimana. Dopo un 4-0 se cambi qualcuno che prende l’applauso è tutto più facile. Sta a me motivare tutti, ma attenzione che non abbiamo fatto nulla, perché abbiamo un’altra gara importante davanti. Quando alleni bravi ragazzi è più facile ma solamente con i bravi ragazzi non vado da nessuna parte. Dobbiamo andare a prendere quello che vogliamo, con rabbia. Ci sono squadre forti e ci aspettano tutte nel finale».
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