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CALCIO: SERIE B

La Cremonese punta a un avvio positivo

Stroppa prima della trasferta a Cosenza: "Stesse aspettative della scorsa stagione, per alcuni la squadra grigiorossa ha già vinto ma non è assolutamente così"

Ivan Ghigi

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ighigi@laprovinciacr.it

17 Agosto 2024 - 13:29

La Cremonese punta a un avvio positivo

Giovanni Stroppa

CREMONA - Buonaiuto acciaccato, Vazquez squalificato per il doppio giallo rimediato agli scorsi playoff. Il resto della squadra è pronto per affrontare il Cosenza nel debutto della nuova stagione con Giovanni Stroppa carico ma allo stesso tempo molto realista.

"Le aspettative - dice il tecnico grigiorosso - sono quelle della stagione scorsa secondo. Molti pensano che la Cremonese non dovrebbe nemmeno partecipare perché ha già vinto ma è un ragionamento assurdo. Cercheremo di interpretare un ruolo da protagonisti ma secondo me dopo lo straordinario cammino dell'anno scorso sarà ancora più difficile. Quindi dobbiamo assolutamente migliorare quanto fatto l'anno corso e dunque bisogna superasi a livello di testa, a livello tecnico e avere una capacità mentale straordinaria. Con noi almeno altre sette, otto squadre sono fortissime senza contare le sorprese che la serie B riserva sempre".

Come vede il Cosenza?

"A me sembra una squadra che sul campo non ha problemi, quello che succede fuori non lo considero, affrontiamo una squadra in salute con giocatori che possono mettere in difficoltà".

Come pensa di schierare la Cremonese?

"In dieci in fase difensiva e in undici in quella offensiva".

Dopo la gara di Coppa Italia contro il Bari in che cosa dovete migliorare?

"Contro il Bari potevamo fare girare meglio la palla, per il resto tutto è stato condizionato dal campo, dal caldo e dalle gambe. Adesso abbiamo scaricato un po' e le gambe girano, mi aspetto una prestazione diversa rispetto alla Coppa come brillantezza".

Quanto conta ripartire con la stessa ossatura?

"E' il motivo per continuare il lavoro qua, perché è vero che sento la responsabilità ma la capacità e la serenità di entrare in campo con una squadra che va a memoria è un vantaggio. Non vuol dire che vinceremo tutto, ma è una base per fare un tipo di lavoro e integrare alla svelta i nuovi arrivati".

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