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BASKET SERIE A2

Juvi: "Dalla Promozione ai playoff per la A1, che emozione"

Il presidente Enrico Ferraroni emozionato in vista dell'esordio contro Udine

Lucilla Granata

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02 Maggio 2024 - 20:34

Juvi: "Dalla Promozione ai playoff per la A1, che emozione"

Il presidente Enrico Ferraroni

CREMONA - Domenica inizieranno i playoff (con Udine) per la Juvi Ferraroni che con questo obiettivo ha battuto l’ennesimo record dell’era Ferraroni. Cinque promozioni consecutive, la salvezza al primo anno in A2 e quest’anno addirittura il sesto posto in classifica con l’accesso appunto ai playoff promozione. Il presidente Enrico Ferraroni è ovviamente molto contento di questa stagione straordinaria anche se, da tradizione, rimane saldamente ancorato alla realtà e non si lascia andare a proclami particolari. «Raggiungere i playoff è stato un plus. La classica ciliegina su quella che, con la salvezza raggiunta in tranquillità, era già stata una buonissima torta. Il sesto posto finale, è stato l’obiettivo raggiunto da un gruppo che, anche quest’anno, ha dato davvero tutto. Noi abbiamo da sempre, tenuto a creare spogliatoi fatti di grandi uomini prima che di grandi giocatori e devo dire che anche quest’anno ci siamo riusciti. Come sempre abbiamo trovato persone che hanno sposato prima di tutto i valori di questa società e poi ne hanno di conseguenza condiviso anche gli obiettivi sportivi. Coach, staff e giocatori hanno dimostrato una grande dedizione al lavoro».

Si aspettava ad inizio stagione, un campionato così positivo?
«Visto il roster delle altre squadre e soprattutto i loro budget, pensavo che sarebbe stata durissima. Poi l’infortunio di Cotton ci ha ulteriormente complicato il percorso, ma ce la siamo giocata comunque e sempre con tutti. Sono rimasto impressionato in senso positivo da giocatori come Tortú e Sabatino. Il primo è rinato con Luca Bechi e ha fatto una stagione incredibile. Il secondo è partito dalle retrovie e si è ritagliato un posto da protagonista. Ma le bellissime sorprese sono state tante. Come quella di Luca Vincini nel finale di stagione».

I playoff devono iniziare, mentre i ‘festeggiamenti’ sono già incominciati con la visita a uno dei vostri storici sponsor.
«Siamo stati da Officine Gorini con tutta la squadra perché come sapete noi teniamo molto ai rapporti umani e loro sono molto affezionati ai colori oroamaranto. Ci tenevamo molto a ringraziarli presenziando con la squadra al competo perchè non mancano mai al palazzetto e con loro c’è un legame forte».

I playoff ora diventano una sorta di premio anche per la squadra.
«Devo dire che per i ragazzi alla fine non sono stati una sorpresa. Loro ne parlavano e volevano arrivarci già mesi fa. Anche se il calo fisiologico ci doveva essere e ad un certo punto c’è stato. Per i giocatori sarà anche una vetrina oltre che un traguardo. I playoff sono una sorta di Champions League per il basket».

Ci pensa che qualche anno fa, eravate in Promozione?
«Mi ci hanno fatto pensare a metà campionato, quando sono andato alla riunione dei presidenti di A2. Tutti ci hanno fatto i complimenti per i risultati e gli obiettivi che abbiamo raggiunto da outsider, però sia chiaro, che per ora questa è la dimensione nostra. Non dobbiamo fare passi più lunghi della gamba. La A2 è quello che vogliamo fare e diventa per altro ogni anno più complesso. La prossima stagione cambia di nuovo la formula con 20 squadre per un girone unico. Quindi sarà un campionato super competitivo e salvarsi non sarà assolutamente scontato. Dobbiamo fare bene i calcoli».

State lavorando già alla Juvi 2024/25.
«Cominciamo a pensare ora alla prossima stagione, sì. Incontreremo l’allenatore e speriamo di trovare un accordo. Sarebbe bello ripartire da lì, perché, parlo da presidente, sono stato soddisfattissimo di Luca Bechi e del suo staff. Speriamo ci siano le condizioni da entrambe le parti perchè accetti di restare. Stiamo già lavorando al prossimo anno perché bisogna partire subito. Dalla Promozione, ai 5 salti di categoria consecutivi fino ai playoff, è stata un’avventura straordinaria. Ringrazio tutti i tifosi che ci hanno seguito dall’inizio di tutto questo, lo staff e la società, perché la maggior parte di chi lavora con noi, lo fa su base volontaria e sono fondamentali per noi».

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