L'ANALISI
30 Aprile 2024 - 13:17
Giovanni Stroppa
CREMONA - Iniziare il ciclo finale del campionato cerando la vittoria contro il Pisa. La Cremonese lo farà davanti alla formazione grigiorossa della stagione 1983-1984 che conquistò il ritorno in serie A dopo oltre cinquant'anni di assenza. Mercoledì allo Zini, si ritroveranno a distanza di 40 anni, i protagonisti di quel campionato per sostenere la squadra di Giovanni Stroppa che adesso vuole raddrizzare la rotta.
"Saranno dieci giorni ad alta tensione, ma prima di tutto sarà la sfida contro il Pisa la più importante. Ci siamo preparati bene e la squadra sta bene. Ravanelli ha cominciato a correre da poco ed è in dubbio. Gli altri stanno bene. Tra Saro e Jungdal devo ancora decidere, ma in generale visto come individualmente sono cresciuti tutti i giocatori andrò a gestire le forze. Qualcuno potrà rifiatare come ho fatto ultimamente con Castagnetti e Cosa, mentre altri potranno ritrovare il ritmo della gara. In crescita anche Ciofani che nella seconda parte della stagione è cresciuto dopo aver accusato qualche fastidio al ginocchio ed è una risorsa di cui terrò conto".
Si ritorna allo Zini dopo Venezia. C'è più amarezza o rammarico per il secondo tempo del Penzo?
"Nel secondo tempo di Venezia non siamo stati bravo in alcuni episodi, ma ripeto che la Cremonese avrebbe meritato di più. Ricordo l'occasione di Collocolo sull'1-1, quella di Ciofani che poteva valere il 2-2. Contro un Venezia fisico e di gamba abbiamo concesso errori sulle loro fiammate ma la Cremonese non ha smesso di giocare e creare occasioni da gol".
Il Pisa è un avversario più fisico o tecnico?
"Il Pisa è tecnico e ha buone idee di calcio. Mi aspetto un avversario più imprevedibile rispetto al Venezia perché davanti ha giocatori brevilinei bravi nell'uno contro uno. Sarà una gara diversa, e conosco la forza di alcuni giocatori come Valoti o D'Alessandro che ho già allenato".
La Cremonese resta un avversario molto temuto?
"Rispondo tirando in ballo le prestazioni, perché credo che nessuno possa disconoscere l'impatto che ha la squadra in campo, anche nelle gare in cui il risultato è andato storto. Lo abbiamo dimostrato anche a Venezia: dopo il gol di Vazquez i lagunari si sono bloccati, hanno cominciato a giocare palle lunghe e dopo averle prese tutte nel primo tempo, purtroppo nella ripresa su una di queste è stato commesso un errore. Bravissimo Gytkjaer ma abbiamo rimesso in corsa il Venezia che non riusciva a impensierirci. Torno al solito discorso: mi spiace molto che la squadra non finalizzi quello che produce".
Discorso che Stroppa estende anche alla difesa, che sta incassando tanti gol nelle ultime gare.
"Mi spiace anche per quello. Per un lungo tratto del campionato abbiamo subito veramente poco, ultimamente gli episodi negativi vengono puniti. Però dico questo: contro la Ternana ho cambiato tre giocatori all'intervallo perché ho ritenuto opportuno farlo. Solo che si attacca e si difende in undici. Se viene meno questo concetto rischiamo tanto".
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