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CALCIO SERIE B

Cremonese-Palermo: è sfida tra Coda e Brunori

I due bomber a confronto con il giudizio del grande Tir Tiribocchi

Fabrizio Barbieri

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fbarbieri@laprovinciacr.it

20 Febbraio 2024 - 19:32

Cremonese-Palermo: è sfida tra Coda e Brunori

CREMONA - «In queste partite sono i bomber a fare la differenza». A parlare è uno che di gol se ne intende: Simone Tiribocchi (per tutti Tir, anche per il modo di esultare dopo i gol) che abbiamo sentito per parlare di Cremonese-Palermo ma soprattutto della sfida nella sfida tra Massimo Coda e Matteo Brunori. In carriera ne ha fatti quasi 150, tra Lecce, Chievo, Atalanta e tante altre formazioni. È uno di quegli attaccanti ‘di periferia’ che ha fatto la storia tra serie A e serie B con i vari Lucarelli, Zampagna, Hubner. Nato a Fiumicino, a 46 anni è un vero esperto. Segue il calcio come collaboratore del Monza ed è uno dei commentatori tecnici di Mediaset.

Cremonese-Palermo sarà il vero big match di giornata.
«È una partita da circoletto rosso, che arriva nel momento migliore per le due squadre e per questo crea tanta attesa. Il Palermo ha avuto qualche difficoltà, ma ora sta benissimo e la Cremonese altrettanto. Gli ultimi due pareggi non devono ingannare, la squadra di Stroppa aveva una media pazzesca ed è normale che non sia sempre possibile vincere. Le prestazioni sono sempre state di livello. Quindi mi aspetto scintille allo Zini».

Al di là dei tre punti ci si giocherà anche qualcosa di più?
«Certo. C’è in ballo il secondo posto e una grande fetta di autostima. Dietro al Parma, che sembra abbia una marcia in più, il secondo posto è una questione aperta. Prima c’è stato il Venezia, poi il Como, ora la Cremonese. A mio giudizio però sono i grigiorossi e il Palermo che si giocheranno fino alla fine la promozione diretta, con il Como come outsider dopo un mercato invernale di tutto rispetto».

Il secondo posto è vitale per chi vuole salire.
«Certamente. La promozione diretta mette al riparo dai tanti rischi dei playoff. Per questo deve essere una corsa a senso unico da qua alla fine. Quando ti giochi la promozione agli spareggi tutto è possibile e anche i valori cambiano. Al di là dei fattori campo, conta arrivare con una condizione atletica perfetta perchè inizia a fare caldo e tante partite ravvicinate possono nascondere delle insidie. Le squadre forti non devono temere nessuno, devono sempre giocare con personalità contro ogni avversario. Ma è logico che è meglio guardare i playoff in tv con già la promozione in tasca...».

Veniamo alla sfida tra bomber.
«Sono due attaccanti che mi assomigliano e si assomigliano tra loro. Li conosco bene e posso dire che sono due spietati. Una categoria che sta sparendo in questo calcio».

Partiamo da Coda che è sempre alla ricerca del record di gol all time della serie B.
«Lo capisco e so quanto sia importante per lui. Il re resta Stefan Schwoch, ma il suo trono traballa con Coda. So quanto ci tiene perchè lo conosco bene e spesso scherziamo su questa cosa. Coda lo può senza dubbio raggiungere. Credo che molte volte abbiamo fatto delle scelte anche guardando a questo rinunciando a fare una serie A da comparsa piuttosto che una B da protagonista. Negli anni ha saputo sempre fare gol con tutte le squadre. Dentro l’area non lascia scampo, è un trascinatore in questo senso. Negli ultimi anni ha sempre giocato in squadre importanti e non ha mai tradito. Con l’età ha anche cambiato modo di giocare diventando più uomo d’area».

E di Brunori?
«È più giovane rispetto al collega ed è cresciuto con un calcio diverso dove la punta è abituata a fare tantissimo lavoro. Gioca più sull’inserimento, attacca la profondità e uno contro uno con il portiere difficilmente perdona. Entrambi sanno lavorare anche per la squadra».

Uno dei due sarà decisivo sabato?
«Credo che sia sempre il vero bomber a decidere le partite più pesanti e alla lunga i campionati. Il cannoniere fa salire le squadre in serie A e le fa salvare nella massima categoria. Le difese fanno più la differenza in serie A. Ricordo il Brescia di qualche anno fa con la quinta difesa del campionato ma capace di salire grazie a un rapace come Donnarumma...».

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