L'ANALISI
28 Settembre 2023 - 12:19
Mariano Arini
CREMA - Ha guidato la difesa contro gli assalti del Vicenza e l’ha guidata bene, se è vero che la Pergolettese è stata battuta soltanto da un calcio di rigore. Mariano Arini, di battaglie come quella di domenica ne ha combattute tante e a lui gli ottomila del Romeo Menti hanno solo dato la carica.
Che partita è stata?
'Dura e con tante interruzioni dovute al gioco falloso. Una gara comunque equilibrata, tra due squadre che si rispettavano. A deciderla è stato un episodio'.
L’intervento di Bariti era fallo da massima punizione?
'Devo ammettere che dal vivo mi sembrava che lo fosse e infatti non ho protestato. Poi, invece, dopo averlo rivisto più e più volte in video, sono del parere che Costa abbia accentuato molto la caduta e che il contatto non fosse poi così importante. È stata una scena plateale che, fatta sotto la curva del Vicenza, ha indotto l’arbitro a indicare il dischetto'.
Rigore a parte, la Pergolettese non ha mai subìto la pressione dei veneti. Questo vi conforta?
'Fino a quell’episodio, l’incontro era stato in equilibrio, senza grosse occasioni né da una parte né dall’altra. Il nostro limite è stato una volta che siamo stati in svantaggio. Abbiamo provato a recuperare, ma abbiamo fatto poco per riuscirci. Contro un Vicenza solido e robusto non era facile. Quando loro si difendono è difficile fargli gol. Ci siamo andati vicino solo in un’occasione con Bariti su cross di Figoli. Non dimentichiamo, però, che in questo momento abbiamo due soli attaccanti e quando le energie calano non possiamo inserire forze fresche. Se giochi tre partite in una settimana è penalizzante'.
Due gare in trasferta, zero punti. Certo, per iniziare a preoccuparsi è presto, ma il ricordo di quanto avvenuto la scorsa stagione, quando nell’intero girone di andata la Pergolettese ottenne solo tre punti in campo esterno, non può far passare il dato sottotraccia. D’accordo?
'Io credo che sia solo un caso. A Lumezzane, la partita era praticamente finita e sarebbe stato uno zero a zero. E’ successo un episodio clamoroso. A Vicenza, la gara è stata diversa, ma alla fine a decidere è stato il rigore. Sono convinto che nelle due trasferte meritassimo di più. Certo, possiamo e dobbiamo anche fare qualcosa in più'.
Può essere che siete una squadra giovane e fuori casa qualcuno renda meno?
'A Vicenza c’era tanta gente e qualcuno di noi non aveva mai giocato davanti a un pubblico così. Ma non sempre si giocherà in questi ambienti. Credo che con qualche partita in più di esperienza il problema si possa risolvere'.
Il malore capitato a mister Abbate vi ha spaventato?
'C’è stato un momento di apprensione, ma poi abbiamo visto che si era ripreso subito'.
Domani tornate al Voltini per una sfida tra deluse con la Pro Patria: è già una gara importante in chiave salvezza?
'Importantissima. Loro vengono da un ko casalingo pesante e saranno arrabbiati. Ma lo siamo anche noi. La prestazione di Vicenza ci deve dare forza e convinzione'.
Il fatto di giocare in questo momento con nove undicesimi della passata stagione vi sta agevolando?
'Sì e credo che lo si veda. Abbiamo già un’identità di squadra, ma dobbiamo cercare di limitare ulteriormente gli errori che commettiamo. Non sono stati molti finora, ma si può fare meglio. La strada comunque è quella giusta'.
Dai risultati delle prime cinque gare, si direbbe anche quest’anno che il girone è equilibrato. Qual è la sua opinione?
'Sono d’accordo. Si può vincere e perdere contro tutti, come ci insegnano le sfide con Triestina e Vicenza'.
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