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L'INTERVISTA

Basket serie A: 'Vanoli per la salvezza, ma abbiamo un progetto ambizioso da portare avanti...'

Le parole del general manager Andrea Conti

Alberto Guarneri

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redazione@laprovincia.it

23 Luglio 2023 - 21:42

Basket serie A: 'Vanoli per la salvezza, ma abbiamo un progetto da proseguire...'

Andrea Conti, Demis Cavina e Aldo Vanoli

CREMONA - Ancora un paio di pedine e il roster della Vanoli Cremona sarà ufficialmente chiuso. Prima le conferme italiane, con il caso Mobio tempestivamente risolto dalla firma di Simone Zanotti, poi le prime firme a stelle e strisce, senza dimenticare la permanenza di Trevor Lacey. All’appello mancano un 4 ed un 5 ma, a sentire il gm Andrea Conti, la Vanoli è in perfetto orario sulla tabella di marcia e, soprattutto, non ha fretta. I tempi per affondare il colpo sugli ultimi due nuovi innesti non sembrano essere ancora maturi, ma sui profili da ricercare le idee sono chiare.

Mancano ancora due giocatori, ma si può già fare un bilancio sul mercato?
«Abbiamo fatto scelte mirate e direi che abbiamo colpito nel segno, dando alla squadra equilibrio sia sotto il profilo tecnico che sotto quello umano. Al nucleo degli italiani abbiamo affiancato giocatori che permettessero a chi è rimasto di esprimersi. Anche la conferma di Trevor Lacey è molto importante, è un giocatore dal grande QI cestistico e molto disponibile, che saprà darci talento e leadership in uscita dalla panchina».

I volti nuovi, per il momento, sono Jordan Bone e Wayne McCullough. Che tipo di giocatori sono?
«Bone è una combo-guard, che sa abbinare doti realizzative a quelle di playmaking. Un giocatore dal grande potenziale, non ancora completamente espresso in Europa nonostante le esperienze in Turchia e Spagna e ha accettato la nostra proposta con grande entusiasmo. È dotato di un ottimo atletismo e sa battere l’uomo, assicurandoci anche duttilità. McCullough è intelligente e sa far canestro: in una squadra lunga e competitiva come il Darussafaka non era la punta di diamante, ma è senz’altro un elemento di sistema che ci dà sicurezza e che sono sicuro si integrerà al meglio nel gioco di coach Cavina. Ha stazza e può giocare anche da ala forte, ha un ottima gestione del pallone e sa pungere in diversi modi: è un giocatore completo».

Ora all’appello mancano un’ala forte e un centro. Avete già un identikit?
«Cerchiamo un 4 tiratore, che ci permetta di aprire il campo e di essere pericolosi dal perimetro. Il pivot, invece, sarà probabilmente un giocatore con caratteristiche diverse dagli altri: un atleta di stazza ma dalle mani educate, che si sappia far valere a rimbalzo. Non necessariamente un rim protector, viste anche le caratteristiche degli altri lunghi, ma un elemento che sappia giocare nel pitturato. Ad ogni modo, non c’è fretta: abbiamo altre tre settimane per fare le nostre valutazioni. L’obiettivo, naturalmente, è quello di mantenere la categoria, ma c’è anche la volontà di dare continuità a un progetto. Ci servono giocatori solidi sia in campo che fuori e abbiamo intenzione di prendere tutte le informazioni possibili prima di arrivare ad una scelta».

In questi giorni è circolato il nome di Osvaldas Olisevicius.
«Abbiamo preso informazioni, ma nulla di più. È sicuramente un ottimo elemento, in grado di interpretare entrambi i ruoli di ala, ma al momento non possiamo competere a livello economico. Allo stato attuale delle cose non c’è margine per una trattativa, inoltre sul giocatore c’è anche il concreto interesse di Brindisi».

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