L'ANALISI
27 Agosto 2022 - 05:25
CREMONA - Bentornata a casa Cremonese, lo Zini ti stava aspettando e fremeva dopo i brividi che ha provato durante la cerimonia di premiazione per lo storico ritorno in serie A.
Oggi lo stadio di via Persico è pronto ad ospitare migliaia di tifosi, si prepara ad esultare e cantare un’altra volta, ma nei tre mesi di attesa non ha perso tempo sotto il sole cocente e si è rifatto il trucco per essere all’altezza della situazione. Il miglior modo per inaugurarlo sarebbe la vittoria ed il sentimento comune è che i grigiorossi se la meritino. Non sarà però una passeggiata di piacere.
Dalle 18.30 il palcoscenico sarà tutto per la Cremonese che contro il Torino punta a muovere la classifica. Il debutto casalingo è esaltante, ma l’euforia rischia di avere un effetto boomerang come ha rimarcato lo stesso Alvini. L’atmosfera che si respira in città è stupenda, ma di fronte ad alte aspettative si rischia la massima delusione se qualcosa dovesse andare male. Anche perché le premesse dicono che sarebbe meglio dimenticare in fretta le immagini di Firenze e soprattutto quelle di Roma.
Perché il Torino non è avversario che aspetta, ma resta alto e pressa; perché la sfida si offre più ai ribaltamenti di fronte ed alle accelerate piuttosto che a passaggi ad ampio respiro. Il possesso palla dell’Olimpico rischia di non essere più il tema dominante della gara, quindi l’organizzazione dei grigiorossi dovrà manifestarsi in altri modi.
In un contesto simile il ritmo rischia di essere alto e con esso anche il margine di errore: vale sia per i grigiorossi che per i granata, che si esprimono in maniera simile al di là dell’aspetto tattico.
Massima attenzione dunque alle spalle, ma allo stesso tempo massima prontezza ad attaccare gli spazi nella metà campo avversaria quando si riconquista palla.
Alvini recupera Escalante e Castagnetti per la mediana ma non è tranquillo. Prima di tutto perché i granata si presentano a Cremona col vantaggio di aver avuto più giorni per prepararsi. Il Torino ha affrontato la Lazio esattamente una settimana fa, la Cremonese è scesa in campo contro la Roma 48 ore dopo. Una differenza che lascia perplessi, allo stesso modo del turno successivo con i grigiorossi in casa dell’Inter già martedì sera e i granata invece nella tana dell’Atalanta solo giovedì.
Le preoccupazioni del tecnico di Fucecchio riguardano anche la rosa: Castagnetti non è al top e potrebbe vedere il campo solo a gara in corso, tanto che l’allusione ad aiuti dal mercato è stata poco velata. Escalante, scontata la squalifica, si contende un posto con Ascacibar. Quanto al resto della squadra, c’è Lochoshvili in dubbio per una botta alla testa. Alvini non ha lasciato intendere quanto cambieranno gli interpreti per la gara di oggi, ma ha ribadito che la Cremonese penserà ad offrire una prestazione degna di nota prima ancora di pensare a quanto è bello vedere lo stadio pieno.
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