L'ANALISI
29 Marzo 2017 - 18:35
Avete presente quelle carte da gioco, con nomi di strani mostri, che vendono nell’edicola dietro l’angolo? Magari vostro figlio vi avrà più volte chiesto di prenderne un pacchetto; ebbene 'Yu-gi-oh! Trading card game' è stato tradotto in più di 24 lingue diverse, venduto in quaranta stati differenti ed è persino il gioco di carte collezionabili più venduto al mondo dal 2009.
Se inizialmente le carte sono nate come merchandise per i fans della serie anime e del manga, in pochi anni si sono costituiti i primi eventi per il gioco competitivo, tanto che nel 2003 si svolse il primo mondiale. Il gioco consiste nella riproduzione di un duello, dove il fine è quello di azzerare i punti vitali dell’avversario con carte magia, trappola, mostro e pendulum; non fatevi illudere però dai nomi delle carte, perché la difficoltà del regolamento e degli effetti sono tali che, prima di poter raggiungere un livello competitivo di gioco, vi toccherebbero innumerevoli anni di allenamento e di esperienza.
Ad oggi, solo in Italia, ci sono 138 negozi specializzati che organizzano tornei settimanalmente ed il numero di giocatori nel competitivo si aggira attorno alle cinque migliaia (con un età media tra i diciassette ed i vent’anni), mentre al di fuori di questo troviamo una cifra che va di gran lunga oltre i 100.000 players. Inoltre spesso gli archetipi dei mazzi traggono ispirazione dalla mitologia, dalla storia e dalla letteratura, come l’archetipo 'abisso bruciante', che trae ispirazione dalla Divina Commedia.
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