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Lo storytelling

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27 Febbraio 2017 - 17:48

Lo storytelling

Da sempre il raccontare storie, non obbligatoriamente veritiere, attira le persone, intrattenendole o informandole, introducendole ad un determinato argomento o concetto.

E' proprio questo il principio dello storytelling, l'utilizzatissima tecnica di comunicazione utilizzata dagli anni '90 nel settore economico internazionale. Il principio della maggior parte delle pubblicità commerciali, al giorno d'oggi, è basato proprio su questa tecnica. Sostanzialmente, si tratta di esporre una 'storia', un racconto e utilizzarlo per incuriosire, ma soprattutto intrattenere le persone che ne entrano in contatto. Secondo Luca Muchetti, pubblicista e docente, "le buone storie sono ottimi strumenti, non solo per veicolare informazioni, ma anche per catturare l'attenzione, creare emozioni e coinvolgere chi ascolta". Muchetti ha avuto l'occasione di parlare di Storytelling durante il corso, da lui tenuto, organizzato dal CISVOL (Centro Informazioni e Servizi per il volontariato). Il corso aveva come obiettivo l'invito alle associazioni no-profit di espandersi e raccontarsi attraverso le storie delle persone che ne fanno parte o delle persone da loro affiancate. Si tratta, infatti, di storie uniche e bellissime, ma soprattutto interessanti. Storie pure, in grado di provocare stupore e, possibilmente, nuove risorse per l'associazione. Per un ente, i racconti sono fonte di pubblicità, una sorta di comunicazione-promozione, per rendersi visibili ed aiutare.

Muchetti, la sera del 20 febbraio, racconta ad una sala piena di volontari delle associazioni più disparate: "Una buona storia deve aiutarvi e aiutare chi vi ascolta a condividere esperienze, a tramandare valori e principi, a comunicare emozioni e sentimenti, semplificare idee, creare legami, ispirare azioni (in gergo 'tecnico': 'call to action'), rendere disponibili informazioni, essere memorabile!". Questi i punti salienti dello storytelling, ma per farli funzionare è necessario "investire nella ricerca e nella raccolta di casi significativi. Accettare l'idea che l'organizzazione vada in secondo piano rispetto al messaggio da comunicare. Bisogna imparare a negoziare con i professionisti del settore delle comunicazioni, superando i pregiudizi.Investire in una comunicazione professionale, per garantire una qualità estetica in grado di attrarre", commenta Muchetti, rivolto ai volontari, consigliando loro come comportarsi per presentare i loro enti. Inoltre il relatore ha anche elencato le difficoltà che è possibile incontrare mentre si enuncia un racconto: ad esempio, mettere a fuoco i criteri adeguati, rivolgersi a professionisti (che spesso per mancanza di voglia, tempo o risorse economiche si trascura) e il governare il sentimentalismo, confezionando le proprie storie senza impietosire, ma generando curiosità e dinamismo.

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