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Giovanni Cadolini, colonnello garibaldino cremonese

Una luminosa figura di eroe del Risorgimento

Betty Faustinelli

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bfaustinelli@laprovinciadicremona.it

11 Luglio 2017 - 04:00

Giovanni Cadolini, colonnello garibaldino cremonese
Rievocare una figura di carattere storico, patriottico,. 
politico, umano come quella 
di Giovanni Cadolini, non è 
possibile se non inquadrandola nel tempo, non solamente in cui egli v'sse, ma nella 
rievocazione dei fatti storici 
che precedettero e immediatamente seguirono gli avvenimenti conclusivi del 1859

Rievocare una figura di carattere storico, patriottico,. politico, umano come quella di Giovanni Cadolini, non è possibile se non inquadrandola nel tempo, non solamente in cui egli v'sse, ma nella rievocazione dei fatti storici che precedettero e immediatamente seguirono gli avvenimenti conclusivi del 1859. In questa atmosfera di entusiasmo e sublimi aspirazioni patriottiche vive, cresce e opera il giovane Giovanni Cadolini.

Il 24 aprile 1830 nàsce in Cremona GIOVANNI CADOLINI. Poco conosciamo della sua infanzia e della sua prima giovinezza, svoltasi, quest'ultima, fra un fermento che andava a poco a poco sviluppandosi, fra i giovani, in un fremito di viva italianità. Nel 1848 studente di matematica nella facoltà di ingegneria presso* l'Università di Pavia, abbandona famiglia e studi e prende parte attiva alla spedizione Tibaldi, la quale aveva come obiettivo principale di invadere il Trentino. Nel. settembre del 1849 Cadolini torna a Cremona, riprende la vita degli studi, già parecchie vòlte interrotti, non tralasciando dì cospirare con altri giovani, mazziniani come lui, e diventando uno dei membri del Comitato rivoluzionario pavese.

Fra un combattiménto è l'altro, fra una cospirazione e l'altra, saggio e volitivo com'era, si laurea nel 1855 in ingegneria. • Conseguito il titolo accadèmico, si trasferisce in Sardegna,attendendo alla libera professione finchè scoppiata 'la guerra di  liberazione del 1849  vi partecipa come ufficiale dei Cacciatori delle Alpi, composta di 3000 uomini prima col grado di tenente, poi col grado di capitano.

La marcia dei Cacciatori delle Alpi continua vittoriosa -verso Bergamo e  Brescia é l'8 luglio mentre essi erano padroni della Valtellina, giunge la notizia dell'armistizio di Villafranca. La fine della guerra segna anche la fine del glorioso reparto che, ritornato a Como, dove era il suo deposito, viene accomiatato. Giovannì Cadolini ritorna a Cremona. 

Pagina 5: Il garibaldino Giovanni Cadolini

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