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27 agosto 1986

Il lago assassino

Esplosione di gas tossico in Camerun

Annalisa Araldi

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27 Agosto 2020 - 07:00

Il lago assassino

YAOUNDÈ (Camèrun), 26 — Ecco il lago Nios le cui esalazioni di gas tossico hanno causato circa 1500 morti, trecento persone sono state ricoverate in ospedale in seguito alla catastrofe che ha colpito, in gradi diversi, circa 20.000 persone.

YAOUNDÈ, 26. — Il lago Nios e ancora rosso, dopo la catastrofe che nei giorni scorsi ha causato 1.534 morti (secondo l'ufficio di coordinamento dell'ONU) e la zona intorno al lago vulcanico dal quale si è sprigionata la nube di gas tossico sembra colpita  da una «bomba neutronica» mentre giungono sul posto le prime squadre di soccorso.

Il colore rosso del lago, secondo esperti francesi presenti nella regione, è l'indice di una persistenza dell'attività vulcanica che potrebbe provocare una nuova catastrofe. «All'inizio — ha spiegato Francois Leguern membro del Centro nazionale francese della ricerca scientifica — c'è stata una bolla di gas venuta dal fondo del lago che ha provocato una piccola esplosione. Il gas — ha aggiunto lo scienziato — si è in seguito allargato ai dintorni, verso i villaggi di Nyos, Soubum e Cha».

Il gas tossico ha fatto un numero di vittime molto elevato in rapporto alla popolazione. A Nyos, su 700 abitanti, sono stati trovati solo due sopravvissuti, stando a funzionari del Camerun e a medici presenti a Bamenda, la capitale della regione dove è avvenuto il disastro. Per prevenire il rischio di epidemie la popolazione locale e le forze armate hanno cominciato a seppellire i morti in fosse comuni ricoperte di calce viva.

Un religioso olandese, il reverendo Fred Horn, ha visitato la zona del disastro e ha fornito una testimonianza della situazione. «Era come se fosse esplosa una bomba al neutrone uccidendo tutte le forme viventi senza distruggere niente» ha detto Horn. «Nel primo villaggio che abbiamo attraversato — ha aggiunto — abbiamo visto uomini e donne riversi morti per terra di fronte alle proprie capanne, o ancora a letto, a volte per strada».

Nel frattempo sono giunti oggi sul luogo del disastro squadre di soccorso internazionali. Equipaggiati di maschere antigas e bombole di ossigeno le squadre di salvataggio sono in azione nella zona del disastro. Il presidente Biya ha annunciato che 300 sopravvissuti sono stati ricoverati in ospedale mentre unità dell'esercito e della polizia stanno ancora scandagliando i dintorni del lago.

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