Mi permetta di parlare delle amenità ‘italiote’ in merito alla tassa smaltimento rifiuti. Per l’anno 2013 il sottoscritto, così come migliaia di concittadini, ha provveduto a pagare l’acconto Tares, tributo sui rifiuti e sui servizi in sostituzione della Tarsu, tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani versando un acconto determinato secondo i criteri della vecchia Tarsu in attesa che il Comune stabilisse quali tariffe applicare per la Tares. Il tutto in attesa del saldo di quanto dovuto con scadenza 2 dicembre 2013. Il 9 gennaio 2014 ho ricevuto I’avviso di pagamento del saldo tarsu 2013 ove si dice che quanto versato come acconto Tares è considerato quale acconto Tarsu 2013 il cui importo è stato aggiornato con le tariffe deliberate (da chi e quando?) per l’anno 2013 per la Tarsu e dal cui importo totale verrà dedotto l’acconto Tares versato (che bravi! Chiarissimo!). Non sono un bocconiano, ma i conti della serva li so fare. In effetti applicando la Tarsu anziché la Tares la tariffa passa da euro 1,39/mq. ad euro 1,49/mq. con un aumento del 7,5%. Aumento che incide sulle addizionali ‘Ee Eca 10%’ e ‘Provinciale 5%’. Delizia finale sulla attuale Tarsu, ex Tares già ex Tarsu, viene applicata la maggiorazione statale (bel nome sostitutivo di tassa-tariffa- addizionale etc...) di euro 0,30 al mq. Morale della favola, per un medio appartamento con box si pagheranno 40/45 euro in più rispetto al 2012. Ultima ciliegina sulla torta. Il blaterare di migliaia di personaggi politici dei vari livelli comporta a milioni di cittadini l'aumento del servizio raccolta immondizie del 27% dal 2012 al 2013 e del 65% dal 2007 al 2013. Chissà se mi degneranno populista, antipolitico o... forcone. Una cosa è certa che questa volta sottoscrivo anch’io un bel e convinto ‘waffa’ alla politichese riduzione della spesa. Arnaldo Maggi (Cremona)